MADDALONI – “Ho accettato con entusiasmo l’invito che i giornalisti Carlo Scalera e Giuseppe Miretto hanno gentilmente inoltrato ai candidati per il ballottaggio, per un leale confronto pubblico. Contrariamente alle abitudini dei politici di lungo corso – che quando si trovano in vantaggio sono soliti rifiutare ogni confronto con i loro competitori – ho scelto di rispondere alle domande che i giornalisti avrebbero fatto alla sottoscritta e al mio avversario politico, consapevole che la scelta avrebbe potuto solo avvantaggiare il mio competitore, costretto a recuperare lo svantaggio che lo vede indietro di oltre 2.500 voti”. Esordisce così il candidato sindaco del centrodestra a Maddaloni Rosa De Lucia nel commentare quanto accaduto oggi nella città delle due torri.

“Ho aderito soprattutto – spiega –  per il rispetto che devo alla collettività, consapevole del diritto che i cittadini hanno di votare informati, ma non avrei mai immaginato che, questa mia apertura al dialogo corretto, costituisse l’occasione per l’ennesima scorrettezza da parte del candidato avverso. Successivamente alla mia adesione, costui ha pensato bene di organizzare un comizio – fissato per stamane, senza preavvisare nessuno – rispondendo in anticipo alle domande che i giornalisti organizzatori dell’evento, avevano correttamente notificato ad entrambi i partecipanti. La scorrettezza di questo gesto è inimmaginabile: anticipare i contenuti dell’incontro, rispondendo in solitario monologo ai quesiti noti solo a partecipanti ed organizzatori, è stata una mossa inqualificabile. Mi rendo conto che il tranello politico rientri nel suo stile, ma questo supera ogni limite. Per tutta la campagna elettorale, malgrado le reiterate provocazioni, ho evitato la polemica diretta ritenendo che i cittadini non meritassero questo triste spettacolo. Evidentemente colui che vorrebbe presentarsi come nuovo moralizzatore politico – abituato ad infiammare i suoi seguaci con erudite citazioni di “pane e puparuoli” – ha male interpretato la mia signorilità. Mi sono candidata per essere sottoposta al giudizio degli elettori, non a quello di chi è abituato a barare anche su regole che segnano un pubblico dibattito, assestando colpi bassi. Pensare di anticipare i contenuti dell’incontro, facendo il gradasso alle spalle dell’avversario, è una trovata che poteva venire solo ad un rivale abituato ai vecchi metodi della politica, quella che ha continuato a fare negli ultimi 30 anni saltando da una parte all’altra degli schieramenti in campo, calpestando gli elettori. Dovrei ringraziare il mio avversario per questa mossa da “gran condottiero” che si è rivelata un autogol clamoroso. Ora tutti hanno preso coscienza della prepotenza di questi arroganti abituati a sopraffare l’avversario con la violenza dell’offesa. Sopraffattori che con il loro seguito sono abituati a tentare di aggredire anche fisicamente – come accaduto stamane, per la quarta volta, il signor Luca Ugo Tramontano (responsabile del mio staff) dal fratello del candidato – chi è esclusivamente colpevole di avere un’opinione politica diversa. Come leader di una coalizione mi sento responsabile dei miei sostenitori. E’ mia intenzione evitare che gli animi, già surriscaldati, possano cedere alle provocazioni di questi noti personaggi. Lascio comunque ai cittadini, e soprattutto agli organizzatori, il giudizio su questa condotta. Io e i miei elettori abbiamo già tratto le dovute conclusioni.”

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