Dopo settimane ad alta tensione, si respirava sempre aria d’incertezza, ma anche di pace nei saloni di Villa San Martino, dove il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, ha convocato l’ad Adriano Galliani e l’allenatore Massimiliano Allegri, per chiarire una volta per tutte il futuro della panchina rossonera.
Nel menu, oltre a insalata e tortellini, secondo quanto e’ filtrato prima che finisse la cena, c’era anche la proposta di Berlusconi ad Allegri di restare alla guida della squadra senza il rinnovo del contratto, in scadenza fra un anno, con l’impegno di tutti di fare il massimo per rendere la prossima stagione migliore (dal punto di vista di gioco e risultati) di quella appena chiusa con il terzo posto. E, negli ambienti della Roma, adesso c’e’ pessimismo sul fatto che Allegri possa liberarsi.
A differenza dei primi due vertici, annunciati e annullati, questa volta nessun rinvio. Berlusconi e’ atterrato alle 19 con il proprio elicottero ad Arcore, di ritorno da Roma (dove avrebbe incontrato ieri a cena Luciano Spalletti, secondo voci che hanno trovato solo smentite). Alle 20,15 e’ arrivato Galliani, accompagnato dal direttore della comunicazione Giuseppe Sapienza e dal fotografo ufficiale del Milan, Gianni Buzzi, per ogni evenienza. Quindi, alle 20,50, e’ toccato ad Allegri che, per rispondere alla chiamata di Berlusconi, e’ venuto meno alla promessa fatta a istituzioni e tifosi di Livorno di assistere dal vivo alla sfida degli amaranto contro l’Empoli, decisiva per la promozione in Serie A. Dei protagonisti delle vicende rossonere delle ultime settimane mancava solo Barbara Berlusconi, volata a Parigi per assistere al Roland Garros e decisa a tenersi fuori da questa decisione. Fino all’ultimo ha regnato l’incertezza. Ma, secondo i presupposti con cui e’ iniziata la cena, Berlusconi potrebbe accantonare l’idea di affidare il Milan a Clarence Seedorf.
E Allegri metterebbe da parte l’offerta della Roma, costretta a virare su un’alternativa. E otterrebbe un piccolo ritocco dell’ingaggio (ora 2,5 milioni netti), probabilmente vincolato al superamento dei Play-off di Champions, in programma ad agosto. ”La soluzione non e’ difficile, se tutti ci mettiamo una mano sulla coscienza”, aveva detto Berlusconi venerdi’, prima di convocare questo vertice decisivo. Parole che hanno rilanciato le quotazioni di Allegri, dopo settimane in cui il rapporto fra presidente e allenatore (mai effettivamente decollato in tre anni) si era ingarbugliato: prima l’annuncio (mai smentito) a margine di un evento elettorale nella Capitale, ”Allegri va alla Roma”; poi il messaggio (quello si’, smentito) attribuito da Aldo Biscardi all’ex premier che suonava come un esonero del livornese e metteva in discussione la posizione di Galliani; quindi il vertice due volte convocato e altrettante cancellato.
Nel frattempo, Allegri ha valutato a lungo la proposta della Roma, ma ha fatto capire che di sua spontanea volonta’ non avrebbe lasciato la panchina rossonera. Un esonero costoso non era, pero’, nei piani di Berlusconi, ed e’ emersa una serie di complicazioni sulla strada per riportare l’olandese Clarence Seedorf a Milanello con i gradi di allenatore, inclusi i messaggi di giocatori e tifosi a favore di Allegri, e le richieste (tecniche ed economiche) dell’olandese, che ancora gioca in Brasile con il Botafogo.