Blocco di tutte le attività dei lavoratori di Eavbus, azienda del trasporto su gomma del gruppo Eav, holding della Regione Campania. I 1270 dipendenti dell’azienda, di cui il tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento lo scorso mese di novembre, hanno incrociato le braccia. Sono preoccupati per il loro futuro occupazionale. Ieri, infatti, allo scadere dei termini, al bando indetto dalla curatela fallimentare, è stata presentata una sola offerta, da parte di un privato, Clp.

“Stamattina – spiega Antonio Aiello della Uil – aspettiamo una risposta da curatela, ci faranno sapere se i creditori hanno accettato il piano”. “I lavoratori hanno fatto molti sacrifici, hanno avuto una riduzione degli stipendi – aggiunge – e da parte della Regione vi era stato l’impegno a lasciarla azienda pubblica”. Nel primo pomeriggio, fa sapere il sindacalista, “sono stati convocati in Regione dall’assessore ai Trasporti”. L’Eavbus ha un bacino d’utenza, in tutta la regione di 2,2 milioni di abitanti. “L’assessore Vetrella? Che vada via al più presto, prima che provochi altri danni. Probabilmente, se ci avessero dato ascolto, avremmo evitato il disastro che caratterizza oggi il settore del trasporto pubblico in Campania”. E’ duro il giudizio del segretario generale regionale della Cgil, Franco Tavella, sull’operato dell’esponente della giunta Caldoro. “In questi anni – precisa Tavella – l’assessorato si è caratterizzato per la sua gestione inefficiente, superficiale e irresponsabile che ha provocato grave danno alla collettività”. “L’abolizione della tariffa del biglietto Unico, che ha privato i cittadini campani di uno strumento utile per sostenere il costo della mobilità sul territorio, la leggerezza con la quale è stata affrontata la vicenda Eav Bus, piombata nel baratro del fallimento nella totale indifferenza dell’assessore sono ragioni sufficienti a motivare la nostra richiesta di dimissioni”, aggiunge. “Vetrella vuole portare l’intero trasporto pubblico ad una privatizzazione selvaggia – conclude Tavella – ciò potrebbe favorire, inconsapevolmente, un salto di qualità delle organizzazioni criminali, le uniche in grado di disporre della liquidità necessaria per rilevare le aziende in difficoltà in conseguenza della crisi economica”.

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