CASAGIOVE – Riceviamo e pubblichiamo un documento di un gruppo di iscritti alla locale sezione del Pd che traccia un bilancio di questi primi quattro anni di partito democratico a Casagiove.
“Quattro anni fa nasceva il Partito democratico a Casagiove. In tanti partecipammo alle primarie del 14 ottobre 2007. La fila davanti alla sede appena aperta, in Viale Trieste, durò fino a tarda sera. Seguirono dibattiti, riunioni, proposte. progetti. La strada per costruire un’alternativa antiberlusconiana, benchè non del tutto lineare, sembrava, però, aperta e in discesa. Son passati quattr’anni, solo quattr’anni e tutto sembra lontano un secolo, un millennio. Oggi il PD, a Casagiove, non è l’alternativa a nulla. La sede è sbarrata. Pezzi del coordinamento si sono auto-sospesi. Altri si sono dimessi. Altri hanno interrotto le relazioni diplomatiche. Il silenzio sulla crisi è totale ed eclatante. Le iniziative promosse dal nazionale si fermano alla cinta daziaria perchè non bisogna far emergere le contraddizioni di un’alleanza locale impossibile. Tra poco crollerà il sistema berlusconiano e dovremo andare alle elezioni; quelle importanti; quelle che dovranno evitare il fallimento dell’Italia; quelle che dovranno dare un governo capace di togliere a chi ha troppo e dare a chi ha poco, quelle che impegnano tutti a recuperare la dignità perduta, quelle che dovranno segnare l’avvento di una politica onesta, decorosa, legalitaria, solidale in grado di recuperare ai giovani il futuro che rischia di essere stritolato nelle fauci del feroce sistema finanziario. Casagiove ha tradizioni radicate di democrazia e non può essere tenuta fuori da un movimento nazionale di protesta e di proposta. Non si può pretendere che giovani e donne, senza prospettive di lavoro, lavoratori con diritti sempre più limitati, precari, professori, pensionati, deboli, emarginati non siano politicamente rappresentati, perché c’è chi vuole che il PD non disturbi … La città ha bisogno di un PD che svolga la sua funzione, che faccia avvertire la sua presenza e la forza delle sue idee, che critichi e proponga, che dia voce a chi ha fame di verità, di giustizia, di trasparenza. Un PD gregario al potere locale non serve a nessuno. Auguri al PD; quello che avevamo sognato quattr’anni fa, non quello dei cacicchi”. F.to Vladimiro Natale, Carolina Palumbo, Salvatore Favenza, Luigi Granatello, G, Carlo Comes