POMIGLIANO D’ARCO – Dopo lo Slai Cobas, anche la Fiom ha proclamato lo sciopero nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco in occasione del primo dei due sabati di recupero concordati da azienda e le rsa degli altri sindacati di categoria per far fronte ad un isolato picco produttivo dovuto a richieste da parte di un’azienda di autonoleggio.
In una nota la Fiom rende noto di aver indetto lo sciopero di otto ore nella fabbrica automobilistica campana per la giornata di domani, sabato 15 giugno, e di aver organizzato per stasera, a partire dalle 22, “un presidio democratico ai cancelli dello stabilimento”. “Non è accettabile ricorrere all’utilizzo dello straordinario – spiegano i metalmeccanici della Cgil – oltretutto con una perdita di salario, quando in cigs ci sono ancora più di 2000 persone da oltre quattro anni e da più di due dal lancio della nuova Panda. Dovrebbe ormai essere evidente a tutti quello che prima era chiaro solo alla Fiom-Cgil: la produzione del solo modello Panda non dà garanzie occupazionali ai lavoratori dello stabilimento di Pomigliano e rischia di affossare l’indotto Campano che prima lavorava per più modelli Alfa Romeo”. I presidi che partiranno stasera, concludono dal sindacato, servono “per chiedere da subito l’utilizzo dei contratti di solidarietà, per permettere il rientro di tutti i lavoratori in fabbrica e il lancio di nuovi modelli che possano garantire sviluppo, occupazione e rilanciare l’indotto automotive in Campania”.