NAPOLI – E’ Emerson D’Esposito, di 28 anni, nato in Brasile ma adottato da una coppia di San Giorgio a Cremano (Napoli), la persona fermata con l’accusa di aver ridotto in fin di vita la giovane albanese Xhuli Tosca. D’Esposito ha reso prime ammissioni.
Si sarebbe accanito contro la donna perché quest’ultima si opponeva al fatto che la compagna del giovane lasciasse Napoli, insieme con il suo bambino, e dunque il giro di prostituzione in cui entrambe le donne erano coinvolte. D’Esposito, in passato destinatario di un Daspo perché faceva parte del gruppo di tifosi Ultrà del Napoli ‘Nis’ (Niente incontri, solo scontrì) è stato rintracciato questa mattina dalla Squadra Mobile a San Salvatore Telesino (Benevento), dove alcuni parenti hanno una villetta. Il giovane era armato di una pistola di fabbricazione cecoslovacca con matricola cancellata, ma si è arreso senza opporre resistenza. Nel corso del lungo interrogatorio in Questura, D’Esposito ha reso ampie ammissioni al dirigente della Squadra Mobile, vice questore Eugenio Rossi, e al pm Giusi Loreto. Nell’abitazione di San Salvatore Telesino sono stati rintracciati anche la donna albanese di cui D’Esposito è innamorato e i due bambini che la coppia aveva portato con se nella fuga, una femminuccia figlia di Xhuli Tosca e un maschietto figlio della compagna di D’Esposito. I due bambini si trovano ora in una casa famiglia.