A tre giorni dall’adozione del Puc in giunta e a poche ore dalla sua pubblicazione sul sito web del Comune, i carabinieri di Orta di Atella stamattina hanno fatto di nuovo tappa al municipio. Su input della Procura di Santa Maria Capua Vetere, i militari dell’Arma hanno fatto richiesta di copia conforme all’originale del Piano urbanistico comunale, adottato lo scorso 11 giugno dall’esecutivo Brancaccio.

Contestualmente hanno chiesto di acquisire anche la documentazione relativa a due Piani urbanistici attuativi (Pua): uno relativo alla zona Laghetto; un altro riguardante l’area Masseria del Barone. Ma gli uomini della Benemerita sono andati via quasi a mani vuote. Essendo stato pubblicato sul sito web del Comune, non sono state stampate copie cartacee del Puc, per cui i funzionari comunali hanno predisposto l’ordine per la stampa eliografica con relativo impegno di spese da parte dell’ufficio economato.

Un siparietto al quale hanno assistito, nell’imbarazzo generale, i carabinieri, i quali dovranno tornare in municipio lunedì prossimo per ritirare la copia del Puc e quella di uno dei due Pua in questione (anche in questo caso non c’era un’altra copia). Insomma, gli inquirenti non abbassano la guardia e continuano a puntare i riflettori sulle scelte urbanistiche dell’amministrazione comunale.

Intanto nei giorni scorsi il Responsabile del Settore Politiche del Territorio, Claudio Valentino, ha inviato ai proprietari degli stabili in località San Paolo l’ingiunzione di demolizione delle opere abusive. Si tratta di circa 50 unità immobiliari con una quarantina di famiglie coinvolte.

Ad Orta di Atella, nel bene o nel male, tutto ruota attorno alla questione urbanistica.

 

Mario De Michele

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