CESA – La maggioranza fa quadrato e da alle stampe un manifesto in cui sottolinea come l’opposizione sulla vicenda dell’isola ecologica abbia poche idee e molte confuse. Pubblichiamo il testo del manifesto.

 

 

Poche idee ma confuse.

La cosa grave è che rischiano di confonderle agli altri.

Nel manifesto del PD del 30 aprile scorso si leggeva “La giunta Liguori ha soppresso il progetto che prevedeva la realizzazione di un’isola ecologica sul territorio comunalee poi ancora Noi riteniamo che sia giusto lavorare per costruire una isola ecologica dato che vi è un terreno già espropriato.

Poi si sono resi conto di aver detto corbellerie e con il manifesto del 7 giugno ci invitano a completare la procedura di esproprio dell’area denominata Campo del Parroco ” perché poi “Innumerevoli possono essere le idee ed i progetti che si possono sviluppare su questa area, ma di ciò se ne potrà tranquillamente e costruttivamente discutere in un secondo momento. Ora è prioritario che il Comune completi la procedura di esproprio “.

Una volta che hanno capito che l’esproprio non c’era e che non c’erano i finanziamenti, sono passati con grande disinvoltura dalla necessità della realizzazione dell’isola ecologica a quella dell’ esproprio a tutti i costi e poi si vedrà.

Se questa proposta può illudere il cittadino comune, o il giovane che non ha alcuna esperienza amministrativa, un amministratore serio oggi non può ragionare in questi termini.

Tutto ciò è contro ogni elementare logica di programmazione e di uso efficiente delle risorse. Non si può espropriare un’area senza aver deciso cosa farci e con quali soldi; se anche fosse possibile, questo significherebbe spezzettare le già scarse risorse disponibili per ritrovarsi, come è avvenuto per la Palestra del Fanciullo, opere incompiute ed avere un patrimonio comunale fatiscente e degradato.

Noi invece, seguendo un principio elementare di buona amministrazione, abbiamo programmato di accorpare le risorse per poche opere da completare a lotti.

D’altronde non ci sono motivi di urgenza per l’esproprio.

Infatti l’area di cui parliamo non può essere oggetto di speculazioni perché ha una destinazione urbanistica a “spazi pubblici e servizi di interesse comune”, che intendiamo confermare con il prossimo PUC, e, siccome da dove sta non scappa, si può espropriare in qualsiasi momento in relazione alle risorse disponibili e a ciò che si vuole fare.

Se però il paese volesse veramente quello che il PD propone noi ci inchineremmo alla volontà popolare.

Invitiamo pertanto i promotori della proposta ad organizzare un referendum consultivo ai sensi dell’art. 34 dello Statuto comunale.

 

CESA AL CENTRO –  UDC – PDL

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