CASERTA – Mi sembra una follia fare un ricorso contro l’elezione di Cappello e contro la validità della scorsa assemblea in quanto non ce ne sono motivi nè tecnici nè politici e quindi ha tutta l’aria di una stizza di rabbia e null’altro.
L’assemblea ha avuto tutti i crismi della regolarità e della democraticità interna tanto è vero che c’è stata una partecipazione dei delegati molto ferrata al punto di dare qualche difficoltà di conduzione dell’assise che cmq si è conclusa nei binari giusti del regolamento e delle normative. Cappello è stato eletto dalla maggioranza assoluta dei delegati rappresentativi dell’80% del partito provinciale e non capisco perchè quella minima parte restante non solo non si è adeguata ( come hanno fatto molti altri ) su un nome, come quello di Enzo Cappello, che rappresenta davvero l’eccellenza dei dirigenti e degli amministratori democratici casertani, ma addirittura si prova a fare un ricorso inefficace solo per tenere alta la tensione nel nostro partito, cosa di cui non abbiamo proprio bisogno. Capisco che tale tentativo di ricorso è la logica conseguenza di tutti i tentativi fatti da questo esiguo gruppo durante l’assemblea di invalidare, rimandare o cmq rendere inefficace la stessa con ogni mezzo ( ultimo in ordine di tempo l’abbandono dell’assemblea ), e la cosa che più mi sconcerta è capire che tutti questi tentativi sono messi in campo soltanto per il fatto di essere coscienti di non avere numeri, senza alcun senso di responsabilità verso il partito che oggi come oggi ha bisogno del contributo di tutti per ripartire con forza.
di Francesco Del Franco *
*delegato assemblea provinciale Pd