CASERTA – Successo per il libro di Mariastella Eisenberg “Cantico nella parola svelata” presentato al Citycafé dell’Hotel City Caserta in viale Carlo III n. 81 a S. Nicola La Strada nella sala Andrea Matteo Acquaviva II Principe di Caserta a cura delle Associazioni “Centro Studi Storici 1° Ottobre 1860”, “Centro Cultura Meridiana”, “Società delle Lettere, delle Arti, delle Scienze”, “Associazione Le Stelle” , “Giuseppe Vozza Editore “ e l’Associazione Federico II Hohenstaufen,

una silloge poetica molto intensa e particolare non solo nel contenuto ma anche nella proposta editoriale, un testo corredato da fotografie che ne sottolineano di volta in volta le tematiche, infatti l’autrice si è avvalsa dell’opera di tre noti fotografi casertani, Bruno Cristillo, Mario Ferrara e Giovanni Izzo. Giuseppe Santabarbara e Gerardo Zampella ne hanno discusso con lei sul tema dello svelamento della parola poetica. Giuseppe Santabarbara ha messo in risalto il nudo, come elemento fondante del libro, infatti la parola “nudo” si ritrova in tutte le poesie ed è presente in ogni immagine, è nuda la realtà, è nuda l’incuria dell’uomo, ma il nudo non dovrebbe richiamare anche l’eros, aspetto che è tagliato fuori dal libro, anche qui distacco, al più curiosità ha sottolineato Santabarbara. Per Gerardo Zampella “la parola svelata”, ma l’aggettivo, “svelata” che suona un po’ desueto se vogliamo. Ci pare la mente sulla poetologia più che sulla poetica. Ossia la parola privata dei veli e del cascame che spesso l’appesantiscono per riportarla al suo significato originario. Non è facile renderlo malgrado i precedenti, increduli per chi vuole confrontarsi con la poesia, in termini strettamente poetici. Grazie al distruttore della parola, Baudelaire, che non solo isolò le parole dagli orpelli dell’aggettivazione superflua e dagli avverbi, ma mostrò che l’essenza e la bellezza della parola era nella oscurità perche solo l’oscurità si può muovere un poeta se vuole aspirare alla luce. Chiaro e netto il messaggio dell’autrice Mariastella Eisenberg “…le parole espropriate del senso comune svelano un ignoto compresso e umiliato nel significato consueto”. Infine la Preside Eisenberg ha sottolineato come il ricavato del libro sia a favore dell’ A N F (Associazione Neofibromatosi), l’associazione che opera a favore dei pazienti con neurofibromatosi che sono un gruppo di malattie genetiche e contano 1,5 di malati nel mondo di cui almeno ventimila in Italia.

 

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