CASTEL VOLTURNO – Domani anche il Procuratore Capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, sarà a “Casa di Alice”, il bene confiscato a Pupetta Maresca dove la cooperativa “Altri Orizzonti” porta avanti il progetto di sartoria sociale “MADEin Castelvolturno”, e dove si svolgerà la diciannovesima tappa del Festival dell’Impegno Civile, la prima manifestazione in Italia interamente realizzata sui beni sottratti alle mafie, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera coordinamento provinciale di Caserta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Cafiero De Raho, fino a pochi mesi fa, è stato a capo della struttura della DDA di Napoli che ha creato il cosiddetto “modello Caserta”, determinando gli straordinari risultati che hanno portato colpi durissimi al sistema affaristico camorristico gestito dal clan dei casalesi, innanzitutto gli arresti, dopo anni di latitanza, dei capi storici dello spietato gruppo camorristico, fino a Michele Zagaria. «Ho sentito il Procuratore Cafiero De Raho nei giorni scorsi e mi ha annunciato che, in occasione della sua visita a Napoli per un altro incontro pubblico, sarebbe stato felice di prendere parte nuovamente al Festival dell’Impegno Civile di cui è sempre stato ospite nonchè uno dei maggiori sostenitori» afferma Valerio Taglione coordinatore del Comitato Don Peppe Diana «Per noi il Procuratore Cafiero De Raho, che nel 2012  abbiamo avuto anche l’onore di insignire del Premio Nazionale Don Peppe Diana, rappresenta un punto di riferimento costante, anche oggi che è a capo della procura di Reggio Calabria. E’ certamente una delle figure che hanno fatto la storia di questi territori, contribuendo in modo decisivo a quel cammino che sta costruendo “Le terre di Don Peppe Diana”». La presenza di Cafiero De Raho, dunque, arricchirà la già densa tappa del Festiva a Baia Verde. Domani, infatti, nella splendida cornice di “Casa di Alice” a viale del Correggio 13 sarà presentata la nuova collezione di “MADEin Castelvolturno – Vestiamo la libertà” con la sfilata di moda organizzata dalla sartoria sociale creata dalla cooperativa “Altri orizzonti” dove “ci sono forbici che tagliano le catene”, restituendo alla dignità, al lavoro e alla cittadinanza, donne e uomini, migranti e italiani, che vengono da percorsi di marginalità, discriminazione e sfruttamento. Oltre alla sfilata, nel corso della manifestazione di domani, si inaugurerà la mostra “Matres Mutatae: le donne dell’esodo” di Giovanni Izzo. A chiudere la giornata, dopo la degustazione di piatti africani e italiani, dalle 20,00, il concerto di Sandro Joyeux che porterà le canzoni del suo “Antischiavitour”.

 

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