No alla tassa sulle sigarette elettroniche “che strozzerà nel giro di poche settimane un mercato fino ad oggi fiorente”. Lo afferma l’Anafe, l’associazione nazionale fumo elettronico, che ha indetto una manifestazione di protesta, il 9 luglio, di fronte alla Camera dei Deputati.
“Non siamo fumo. Non fate evaporare i nostri proventi”, lo slogan della manifestazione. “Il governo sembra non avere minimamente idea delle conseguenze di ciò che sta facendo – commenta il presidente di Anafe, Massimiliano Mancini -. Imporre l’applicazione dell’imposta pari al 58,5% sul dispositivo, sulle parti di ricambio dello stesso – comprensivi cavi Usb e batterie come quelle dei cellulari – e sulle ricariche, parificando tali prodotti sul piano della tassazione alle sigarette, equivale a mettere sullo stesso piano un prodotto che uccide con uno che fa molto meno male. Un concetto – conclude – riaffermato da soggetti quali l’Istituto Superiore di Sanità, dal professor Veronesi e tanti altri”.