CANCELLO ED ARNONE – L’ispettorato per la funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri vuole vederci chiaro sul concorso per funzionario contabile bandito dal Comune di Cancello Arnone tra le polemiche. A Roma, infatti, hanno recepito l’istanza presentata dal leader dell’opposizione Raffaele Ambrosca e hanno inviato una nota al segretario comunale, invitandolo a fornire elementi che smentiscano i rilievi presentati dall’ex sindaco.
Nella nota a firma del vice prefetto Simona Massari viene sottolineato come il parere negativo dei revisori dei conti legato al mancato turn over del 20% delle assunzioni rispetto al personale in pensione e la composizione della commissione giudicatrice (mancato rispetto della parità di genere e segretario con titolo inferire rispetto a quello messo a concorso) possono rappresentare elementi ostativi per la celebrazione del concorso. «Il sindaco Emerito, se vuole evitare l’ennesima figuraccia e nuovi problemi al Comune di Cancello Arnone, prima di assegnare il posto messo a concorso, revochi il bando, in fondo lo scopo che doveva raggiungere tale prova c’è già stato… – ha detto – la lettera del ministero è molto chiara e circostanziata. Interventi da Roma per sanare negligenze amministrative di questa maggioranza sarebbero solo deleteri per il Paese e porterebbero l’ennesimo danno d’immagine per Cancello Arnone che noi non meritiamo». Ambrosca sottolinea poi come l’intervento della presidenza del Consiglio dei ministri è la prova che l’azione politica condotta dal suo gruppo vada nel verso giusto. «Lo abbiamo detto sin dal primo giorno – ha spiegato – non consentiremo nulla che non è previsto dalla legge, che non vada nell’interesse del Paese e che non rispetti i criteri di trasparenza e di merito. La nota della presidenza del consiglio dei ministri sottolinea come, avevamo ragione nel puntare l’indice contro il concorso e come non si può immaginare il Comune come il pozzo di San Patrizio dal quale attingere risorse, siano esse economiche o professionali, senza dar conto a nessuno e senza rispettare regole».