SANTA MARIA CAPUA VETERE – «Se la decisione di scorporare Aversa dal circondario di Santa Maria Capua Vetere dovesse essere confermata, la qualità e il livello di erogazione del servizio giustizia in provincia di Caserta subiranno un duro colpo, a sicuro giovamento delle organizzazioni criminali che operano nel territorio. Per questo, ho presentato un’interrogazione ai Ministri della Giustizia e dell’Interno per capire quali provvedimenti intendano adottare al fine di scongiurare una riorganizzazione della geografia giudiziaria che, per la peculiarità della provincia, si tramuterebbe in un grave danno al funzionamento della macchina della giustizia». Lo dichiara Edmondo Cirielli, deputato di “Fratelli d’Italia” e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
«Una simile decisione – spiega – non tiene conto delle peculiarità del Tribunale centrale di S.Maria Capua Vetere, che copre tutta la provincia di Caserta, in un territorio che già negli anni Ottanta registrava un primato di criminalità a livello europeo e dove negli ultimi anni il numero dei processi, civili e penali, è cresciuto esponenzialmente, anche sotto il profilo qualitativo».
«La decisione del Ministero – aggiunge – oltre a non trovare il consenso di avvocati e sindaci, ha disatteso i rilievi mossi dalla Direzione distrettuale antimafia e dagli organismi investigativi in merito al contrasto alla camorra nell’area di confine tra le province di Napoli e Caserta, essendo ragionevole pensare che la riforma della geografia giudiziaria comporterà uno ‘spacchettamento’ delle inchieste, a scapito della fruttuosa lotta alla camorra condotta negli ultimi anni».
«Come riconosciuto dallo stesso Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere – sottolinea Cirielli – gli effetti di tale decisione saranno una deframmentazione e uno stravolgimento dell’omogeneità della geografia giudiziaria del territorio. Un simile frazionamento del territorio casertano avrebbe, tra l’altro, un senso solo se ad esso facesse seguito un adeguato riassetto degli organici tra magistrati e personale amministrativo. Il nuovo tribunale di Napoli Nord, lungi dal rappresentare una razionalizzazione del sistema giudiziario utile a una, pur condivisibile, riduzione dei costi, comporterà, invece, elevati oneri di spesa per consentire l’adeguamento delle strutture adibite a sede per l’esercizio delle funzioni giurisdizionali, quando, invece, sarebbe bastato potenziare il tribunale di Santa Maria Capua Vetere». «Paradossale – conclude Cirielli – è poi la circostanza che il successivo decreto legislativo 156/2012, nell’occuparsi della nuova articolazione degli uffici dei giudici di pace, ha accorpato i relativi uffici dell’aversano nell’Ufficio del Giudice di pace di Santa Maria Capua Vetere, con l’assurda conseguenza che la circoscrizione aversana farà parte di quest’ultimo tribunale per quanto di competenza del Giudice di pace e del tribunale di Napoli Nord per quanto di competenza del Tribunale monocratico e collegiale».