NAPOLI – Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato oggi all’unanimità la delibera, su iniziativa della Vicepresidente del Consiglio Elena Coccia (FdS – Laboratorio per l’Alternativa), che istituisce l’Osservatorio permanente del Centro storico di Napoli – Unesco. L’iter della delibera sull’Osservatorio – quale luogo d’informazione, d’ascolto, di concertazione e dibattito sulle iniziative per la tutela e la conservazione del patrimonio del Centro storico – arriva così a compimento dopo le discussioni e gli emendamenti intervenuti in Commissione Cultura e rappresenta un atto dovuto anche alla luce delle difficoltà nella gestione dei siti campani che tristemente emerge ciclicamente per poi sparire nell’operatività.
La Vicepresidente Coccia, nel presentare la delibera, ha ricordato come si tratti di un provvedimento atteso dalla città e dall’Unesco, che attraverso i suoi rappresentanti si era da tempo espresso positivamente in merito. Per promuovere la qualità dell’ambiente umano e del contesto produttivo, lo spirito dell’Osservatorio sarà quello di valorizzare le esperienze umane del Centro storico, con l’obiettivo di mantenere coeso il territorio con i suoi propri abitanti e le loro attività tradizionali, che l’Unesco ha definito patrimonio dell’umanità.
L’Osservatorio si propone quale strumento di supporto per l’osservazione e la valutazione dello stato, dell’evoluzione e della trasformazione del paesaggio storico urbano nelle sue componenti materiali e immateriali (fisiche, sociali, culturali ed economiche).
La Vicepresidente Coccia ha sottolineato come l’ispirazione che muove l’Osservatorio sia quella di una concezione della città non a prevalenza monumentalistica, ma piuttosto di una città vissuta nelle sue insulae, ove promuovere un intervento diffuso, l’attenzione agli spazi connettivi ed alla qualità degli spazi pubblici e di confronto.
In linea con i pareri espressi dall’Unesco e con la Convenzione di Aarhus (sull’accesso alle informazioni e la partecipazione del pubblico ai processi decisionali), l’Osservatorio si propone anche come luogo di partecipazione e di inclusione, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini e i diversi attori nell’azione di riqualificazione e rigenerazione urbana, per favorire l’assunzione di responsabilità e di appartenenza dei singoli.