Benevento – Continua ”Risvegli della Bella Dormiente”, rassegna estiva che spazia tra teatro e musica, con la direzione artistica di Luigi De Filippo. Nuovo appuntamento, venerdì 19 luglio: la Compagnia di Operette Alfafollies, presenta ”La vedova allegra”, musiche Franz Lehar, coro “Carmine Casciano”, balletto Alfaballett, regia Augusto Grilli. Questa operetta, la più rappresentata fra tutte, è il simbolo del genere stesso, la punta di diamante della “silver age”, imbattuto cavallo di battaglia tra i due secoli .

C’è un mondo, in cui tutti sono baroni o almeno visconti; in cui scorre lo champagne e i locali notturni sono pieni di donnine allegre, i mariti vedono solo le corna altrui, non le proprie. Un mondo in cui ci si veste in frack e si balla il valzer, la politica si fa alle feste da ballo, i bilanci statali si salvano sposando le belle ereditiere. Questa operetta, la più rappresentata fra tutte, è il simbolo del genere stesso, la punta di diamante della “silver age”, imbattuto cavallo di battaglia tra i due secoli.

La “belle époque” ha rivissuto in questo ultimo palpito inebriante la sua languente agonia e ha ritrovato nella gioia di vivere delle sue note e delle sue parole l’illusione di una rinascita perenne, anche se di pura finzione. Un mondo che nasce alla fine dell’800 e muore nei primi dieci anni del ‘900. Una vita breve che ha avuto però momenti di grande intensità. L’allestimento si propone di porre in risalto proprio quel mondo che nell’operetta trova la sua massima espressione; come tutti i nostri spettacoli rispettiamo quello che l’autore ha voluto e come l’ha voluto, nello sfarzo dei costumi e dell’ambientazione.

Una scenografia semplice, ma volutamente essenziale per non deturpare la bellezza del Teatro Romano riunisce in uno i tre momenti in cui si svolge la vicenda, lasciando ampio spazio per apprezzare i bellissimi costumi che sottolineano la ricchezza richiesta da quest’operetta.

Puntando molto sulla recitazione, oltreché sul canto, si rende ancora più verosimile il testo costellato di momenti divertenti non incentrati su di un unico elemento comico, ma distribuiti su più caratteristi.
Volutamente la Compagnia non punta solamente sulla qualità degli interpreti principali, ma si lavora in modo da rendere importanti tutti gli interpreti dal primo attore all’ultimo dei coristi in modo da rendere lo spettacolo veramente corale.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui