VILLA LITERNO – Oggi le comunicazioni della Procura di Napoli sul sequestro di tre siti di sversamento abusivo di rifiuti pericolosi, ieri le denunce di “Striscia la Notizia” sui roghi tossici sul territorio liternese, in corrispondenza della Statale, l’altro ieri la scoperta dei bidoni nei laghetti: uno stillicidio di notizie che, per quanto in alcuni casi fossero tristemente note, sono fortemente preoccupanti sullo stato di salute del territorio.
“E in mezzo ci siamo noi, cittadini, piccoli amministratori, impotenti di fronte a questo stato di cose, incapaci di fronteggiare traffici più grandi di noi: è una situazione che provoca rabbia, disappunto, frustrazione”. Con queste parole, il Sindaco di Villa Literno, Nicola Tamburrino, interviene a proposito delle recenti notizie che hanno interessato il territorio liternese. “Con i mezzi e le risorse a disposizione riusciamo a stento a garantire la quotidiana amministrazione – ammette però il primo cittadino – la dotazione organica dell’Ente è fortemente carente, il comando Vigili Urbani è ridotto al lumicino e la situazione economico finanziaria non ci consente di predisporre misure risolutive”. Appena insediata, l’amministrazione ha dato un nuovo impulso alla Raccolta Differenziata, portandola in poche settimane dal 10 al 50 per cento, grazie all’abnegazione dei Lavoratori Socialmente Utili e al coinvolgimento dei cittadini nelle campagne di informazione e di distribuzione dei sacchetti colorati. “Ma contro i traffici, contro gli incendi nelle campagne, contro gli sversamenti notturni, l’Ente può davvero poco – conclude Tamburrino – in questo territorio c’è bisogno di una presenza maggiore dello Stato, con operazioni di controllo, prevenzione e repressione da condurre a livello sovracomunale, per prevenire gli sversamenti e gli incendi, magari con elementi che siano formati per contrastare in modo specifico i reati ambientali. Noi, per quanto nelle nostre disponibilità, siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto con Provincia e Regione, coinvolgendo anche i vicini Comuni della provincia di Napoli che insieme a noi rientrano nel perimetro della cosiddetta Terra dei Fuochi. Ma bisogna far presto”.