ALVIGNANO– Dieci minuti di consiglio ed il rinvio, o meglio, una nuova convocazione per il 26 o 27 ottobre, con una nuova scia polemica tra maggioranza guidata dal sindaco, Angelo Di Costanzo, e la minoranza sulle ragioni del mancato svolgimento della seduta fissata per il 19 con all’ordine del giorno l’annullamento della delibera sugli equilibri di gestione.
Ma perché la mancata seduta? A sollevare presunta la nullità della riunione il consigliere di opposizione, Sergio Romano, per il mancato(stando a quanto fatto verbalizzare) rispetto dei cinque giorni di consultazione prima del consiglio e la mancata consultazione degli atti ed ancora più, in particolare, per la chiusura dell’ufficio di segreteria il giorno 15(come certificato anche dai vigili). Il presidente del consiglio, Antonio De Matteo, oltre alla nota del consigliere di minoranza, ha anche evidenziato la nota del sindaco di autorizzazione all’apertura dell’ufficio per quel giorno e successivamente ha chiesto al consigliere Romano se avesse consultato gli atti nei giorni successivi al 15 e prima del 19. Di fronte alla esplicita dichiarazione di insoddisfazione del rappresentante della minoranza, il presidente dell’assemblea ha convocato la nuova seduta. Nel frattempo sono intervenuti il sindaco ed il consigliere di minoranza Emilio Bove .Il primo ha fatto allegare una nota in cui si chiede di accertare le ragioni della mancata apertura dell’ufficio di segreteria e l’adozione di eventuali provvedimenti consequenziali per il disagio patito oltre ad accusare di “ostruzionismo” Romano. Il secondo rilevando che “non era competenza del sindaco effettuare la disposizione di servizio ma spettava ai dirigenti o al segretario” con la replica del sindaco Di Costanzo(“ chi percepisce indennità di procedimento deve agire di iniziativa secondo comune diligenza e non può lasciare atti in suo possesso chiusi nella sua stanza”). A sua volta il consigliere Romano ha presentato due note: in una si è chiesto l’annullamento del consiglio comunale del 19.
Michele Martuscelli