NAPOLI – Nessun regalo poteva essere più bello. Per il piccolo Marco, ricoverato nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dopo il tragico incidente in Irpinia, oggi è un piccolo giorno di festa. Tifoso sfegatato del Napoli, si è trovato tra le mani il pallone della Champions League e la maglia della sua squadra del cuore. E quando li ha ricevuti nella sua stanza di ospedale, il viso fasciato per via della frattura alla mandibola è riuscito a malapena a contenere l’entusiasmo.
”Se sono tifoso? – ha domandato al vicepresidente del Consiglio regionale, Biagio Iacolare, che oggi ha portato dei doni ai bambini – Sono tifosissimo, sfegatato. Io amo il Napoli e non vedo l’ora di vedere i nuovi giocatori in campo”. Il bambino è tra quelli le cui condizioni non destano preoccupazione. Presto dovrebbe essere operato per risolvere il problema alla mandibola, dopo potrà anche essere dimesso. E’ già stata operata questa mattina, invece, la piccola Maria. Per lei un intervento per ridurre le fratture scomposte di tibia e perone che, sottolinea il direttore medico di presidio, Carlo Maranelli, ”è andato benissimo e le consentirà di riprendere a camminare senza problemi”. Migliorano a vista d’occhio le condizioni della terza bambina ricoverata al Santobono in condizioni meno gravi rispetto ai due piccoli in Terapia intensiva. Arianna, la bambina simbolo di coraggio nella tragedia irpina, oggi ha ripreso a cammina, non vede l’ora di lasciare l’ospedale e tra un paio di giorni potrebbe essere dimessa. ”Sono arrivata qui solo con una borsa – dice – adesso andrò via con una valigia per portarmi via tutti i giochi e i regali che ho ricevuto”. Il vicepresidente, concluso il giro tra i piccoli degenti, ha sottolineato ”l’alta professionalità e l’organizzazione della struttura che domenica sera, in un’ora, ha trattato 5 bambini, di cui 2 in codice rosso e 3 in codice giallo”. ”Mi impegno – ha aggiunto – a sostenere nelle sedi regionali questa azienda, eccellenza della pediatria nazionale, che necessita di finanziamenti adeguati e di personale specializzato per poter rispondere alle gravi emergenze che quotidianamente, con spirito di abnegazione e grande competenza, gli operatori affrontano”.