CASERTA – “Le ultime dichiarazioni dell’assessore Vetrella relativamente all’interdittiva antimafia riguardante CLP, meritano, per la delicatezza delle dirette ricadute, un approfondimento scevro da schieramenti di qualsiasi tipo pur non dimenticando il silenzio dell’assessorato regionale alle continue e copiose nostre denunce sulle inadempienze dell’azienda in questione”. Così in una nota il segretario provinciale della Filt-Cgil Naale Colombo e il segretario generale Cgil Camilla Bernabei.
“Infatti, il politichese ed il sindacalese utilizzato in queste ultime ore riteniamo che vada superato nell’insieme e, più che ispezionare il passato, è necessario guardare avanti pur essendo la CGIL l’unica organizzazione a non aver sottoscritto il verbale del 24 maggio 2012 e quindi a non aver concesso deroghe sui vincoli previsti dalla gara di affidamento dei servizi ex Acms. La rIassegnazione dei servizi ex ACMS, ancora in capo a CLP, deve contemplare il rispetto di tutte le condizioni individuate il 5 Aprile 2012, a partire dall’assunzione di tutto il personale proveniente dall’azienda pubblica di Caserta dichiarata fallita il 22 Marzo del 2012. La soluzione da ricercare nell’immediato, pur evitando l’interruzione del servizio, dovrà essere in linea con la stessa intensità di sforzi profusi per la messa in sicurezza di EAVBUS a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali e del servizio nel suo insieme. I 7.754.617,00 Km ex ACMS che generano un corrispettivo pari ad € 16.952.938,00 con un organico di circa 400 lavoratori, meritano un soggetto imprenditoriale idoneo moralmente e finanziariamente oltre che voglioso di rilanciare il servizio di trasporto pubblico locale in Terra di Lavoro. Infine, auspichiamo che la Prefettura di Caserta, unitamente agli Enti direttamente coinvolti, possa raccogliere rapidamente l’invito unitario ad attivare tutti gli adempimenti conseguenti l’interdittiva e procedere al necessario confronto di merito”.