AVERSA – “A settembre le cose dovranno cambiare (Luciano Luciano coordinatore Pdl)”. “L’UDC chiede che vengano discusse le tante problematiche che interessano gli aversani ritenendo che le soluzioni non possono venire da uno  soltanto, pur se capace (Udc Aversa)”.  Si preannuncia tutta in salita la ripresa, dopo la pausa estiva, per la maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Sagliocco alla guida dell’amministrazione comunale della città normanna. Il modus operandi del primo cittadino, che ha accentrato nella sua persona ogni decisione, ha mandato in frantumi l’armonia della coalizione uscita vincente dalle urne e rischia di trasformarsi in un boomerang per il prosieguo dell’esperienza amministrativa.

Le questioni interne al Popolo della Libertà, spaccato in almeno tre gruppi  (gli ex An, i consiglieri del sindaco e gli ex Forza Italia),  dopo la dura presa di posizione dei consiglieri Gino Della Valle, Gianpaolo Dello Vicario e Michele Galluccio, sono ormai un fatto notorio. Meno note sono le dinamiche interne alla lista civica Noi Aversani. La creatura del primo cittadino che alle comunali del maggio 2012 ottenne il 17,19% dei voti sfiorando le 5200 preferenze.

 

L’attività del gruppo consiliare è lo specchio esatto dell’amministrazione comunale. A Sagliocco basta sostituire il capogruppo Rosario Capasso.

L’avvocato, braccio destro del primo cittadino, rappresenta il movimento civico ai tavoli di confronto. Ma – in base a quello che siamo riusciti a ricostruire – né prima e né dopo tali riunioni c’è un confronto con gli altri componenti del gruppo che, ricordiamo, sono Giuseppe Stabile, Gianfranco Perillo, Paolo Galluccio e Nico Nobis. Un confronto vero in Noi Aversani mancherebbe da almeno tre mesi, al pari delle comunicazioni ai consiglieri comunali.

Capasso, quindi, sarebbe un capogruppo senza gruppo.  O meglio ci si chiede chi rappresenta ai tavoli? Perché se Stabile, essendo il presidente del consiglio comunale, ha una posizione un po’ più defilata e Perillo non segue l’attività amministrativa assiduamente non si può dire altrettanto per Nobis e Galluccio che vorrebbero maggiore partecipazione e condivisione nelle scelte che hanno una ricaduta sulla cittadinanza. I due però sono stati già stati iscritti nel libro dei cattivi per una serie di richieste fatte.

Se Nobis ha firmato una mozione per affrontare il problema della movida in modo organico insieme agli ex An a Paolo Galluccio non sono stati fatti sconti per la richiesta di chiarimenti sul patrocinio concesso (?) all’Osservatorio Politico Libero per delle visite specialistiche gratuite da svolgere presso il Centro Santulli. Sulla vicenda, di cui su queste colonne si è abbondantemente scritto, il capogruppo Rosario Capasso ha firmato un intervento in cui viene richiamato addirittura l’articolo 32 della Costituzione ma  non ha speso una sola parola in difesa di Paolo Galluccio, definito, nei giorni scorsi, ‘azzeccagarbugli’ dall’onorevole Santulli per aver osato chiedere lumi sull’iniziativa.

Le decisioni, anche per Noi Aversani, vengono cucinate dal sindaco e servite ai consiglieri comunali che o si adeguano e alzano la mano in consiglio comunale o passano all’opposizione.

Per il momento i numeri danno ragione a Sagliocco e ai suoi fedelissimi ma chissà che a settembre la situazione non possa cambiare. Tutti i soggetti politici, a parole, vogliono una svolta. Dovranno soltanto avere il coraggio e la forza di imporla al primo cittadino.

Angelo Golia

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