CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera appello di Arcangelo Roseto ex dipendente ed ex Rsu Fiom al giudice che sta seguendo la vicenda Ixfin. “Sig. Giudice mi permetta di dissentire sulle sue risposte alle e-mail che i lavoratori della Ixfin, in condizione di disperazione totale, le stanno inviando supplicandola di trovare una via d’uscita all’angolo buio in cui sono stati costretti per errori e/o omissioni non dovute ad un loro errore o impugnazione dei provvedimenti sottoscritti democraticamente da tutte le parti in causa.

• Gli ultimi recessi con decorrenza 31.12.2012, come ogni anno inviati (con o senza risoluzione espressa) dalla curatrice fallimentare dott. Sellitti, sono stati come per legge eseguiti da tutti i lavoratori entro il termine dei 68 giorni presso le agenzie per l’impiego con la richiesta di messa in mobilità secondo la legge 223/91;

• Successivamente, e precisamente il giorno otto Marzo, presso la Giunta Regionale della Campania Settore ORMEL, la Regione Campania, attraverso l’assessore al lavoro Severino Nappi, si è resa disponibile, nell’ambito del (PAC) a finanziare investimenti industriali volti a favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi dal tessuto produttivo e tra questi quelli della Ixfin, concedendo ulteriori sei mesi di cassa integrazione in deroga;

• In quella sede, si invitava la curatela alla revoca dei licenziamenti intimati;

• La curatrice fallimentare, nel precisare che non intendeva revocare i licenziamenti si rendeva disponibile a presentare domanda di proroga della cassa in deroga dietro autorizzazione del Giudice delegato e precisando nel verbale sottoscritto testualmente:

• Si precisa, altresì, che, ottenuta l’autorizzazione del G.D., procederà, se in quanto verrà concesso lo strumento di sostegno al reddito, AD AVVIARE UNA NUOVA PROCEDURA DI MOBILITA’ CONTESTUALMENTE PER IL TERMINE DI RICONOSCIMENTO DELLA CIGS IN DEROGA.

• Successivamente L’Inps invia a tutti i lavoratori, lettera raccomandata, specificando di non poter accogliere la domanda di mobilità in quanto i lavoratori sono nella condizione di lavoratori dipendenti.

Come vede sig. Giudice, i lavoratori non dovevano impugnare alcun recesso perché sarebbe stato superato dalla nuova procedura che ad oggi non è stata ancora inviata, anche senza la volontà di concessione di un nuovo periodo di cassa.

Non sono d’accordo con lei perchè la concessione della cigs in deroga finanziata dalla Regione Campania o la procedura di mobilità possano configurarsi come danno erariale, a meno un ipotetico aggravio di spese sul fallimento del TFR, problema risolvibile e di cui i lavoratori non hanno nessuna colpa.

La data del 17 settembre, primo di una lunga serie d’incontri, dopo che i lavoratori sono da mesi senza un centesimo per la sopravvivenza dei propri figli, quella si che sarebbe la fine di ogni possibilità dei lavoratori di fare opposizione a provvedimenti che escluderebbero i giovani a stare in un programma di occupazione e i più anziani a poter accedere alla mobilità e quindi alla pensione.

A quella data e precisamente, trascorsi i 68 giorni dal 30 giugno 2013 saranno scaduti i termini per cui i lavoratori possano opporsi presso il Giudice del lavoro alla mancata procedura di mobilità, e sarebbe il primo caso in Italia di lavoratori che non avrebbero accesso alla mobilità.

Allora, se si vuole realmente dare un minimo di giustizia sociale a questi lavoratori che con i loro figli stanno soffrendo afa e fame nelle loro famiglie, deleghi la curatela alla firma della cigs e all’avvio volontario della mobilità ( tanti lavoratori si stanno recando all’Inps per collocarsi in mobilità) prima della scadenza del sei settembre 2013″.

 

Arcangelo Roseto

Dipendente Ixfin rsu Fiom

La missiva del giudice

Carissimi lavoratori della ixfin, sono perfettamente consapevole del dramma umano che, specie in un periodo caratterizzato da una forte crisi economica, accompagnata nel nostro territorio da una carenza di domanda di lavoro che sta divenendo sempre più’ un problema strutturale, state vivendo e con voi le vostre famiglie alle quali soprattutto va la mia vicinanza ed il mio pensiero. Ed e’ proprio la profonda consapevolezza delle vostre esigenze e della vostra situazione, che ha accompagnato tutti i percorsi decisionali intrapresi da me e dalla curatrice negli ultimi sei anni (anche se in linea di continuità’ con le scelte del precedente collega che ha curato il fallimento, mi sono occupato solo degli ultimi tre anni della procedura). Proprio in questo spirito, abbiamo sempre domandato il rinnovo della cassa previo recesso dal contratto di lavoro sotto condizione risolutiva (cioè’ il recesso sarebbe diventato automaticamente inefficace in caso di concessione della cassa). Questa volta il meccanismo da noi predisposto per tutelarvi non ha potuto funzionare per le ragioni che vi verranno più’ compiutamente spiegate, sicché’ i recessi si sono consolidati e non sono stati da voi impugnati davanti al giudice del lavoro. Proprio pensando che avreste potuto impugnare i licenziamenti, abbiamo provato a chiedere un ultimo periodo di cassa che vi è’ stato concesso, se non sbaglio a marzo. Scaduto tale ulteriore periodo, purtroppo dobbiamo constatare che i rapporti di lavoro si sono sciolti. Sono un lavoratore ed un padre anche io. Poi anche un giudice. Ho rispetto e consapevolezza del dramma che state vivendo. Anche i giudici tuttavia hanno doverosi limiti invalicabili; opererò’ sempre cercando di fare il meglio e tuttavia vi rappresento fin da ora che sono anche io sottoposto alla legge ed alla responsabilità’ erariale dovendo rispondere allo Stato del mio operato qualora provocassi danni al patrimonio dello stesso. Ciò’ non significa che sia tutto perduto. A settembre ho convocato un tavolo di discussione per sentire Voi, le organizzazioni sindacali, l’assessore e l’Inps nell’estremo tentativo di verificare la sussistenza di qualche spiraglio di positiva soluzione del problema. In questo senso invito anche voi personalmente all’incontro che ho fissato con le vostre organizzazioni sindacali (se non erro per il 17 settembre ma informatevi in proposito presso le vs. Oo.ss.) per verificare la percorribilità’ di soluzioni a vostro favore. Con vicinanza. Aldo Ceniccola

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