CASERTA – Costrinse uno studente a togliersi una t-shirt con il volto di Silvio Berlusconi, insegnante sospesa per cinque giorni. A far emergere gli sviluppi della vicenda, accaduta all’interno dell’Istituto tecnico per geometri ‘Michelangelo Buonarroti’ di Caserta, il deputato del Pdl Luca D’Alessandro, con un’interrogazione parlamentare alla quale ha risposto in questi giorni il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza.

Il 9 maggio scorso, ricorda il parlamentare del centrodestra, un’insegnante costrinse “un alunno sedicenne a spogliarsi solo perche’ era vestito con una maglia su cui era stampato il volto del presidente Silvio Berlusconi”. Nell’interrogazione, dove viene citata anche la querela presentata ai Carabinieri dai genitori del ragazzo, si sottolinea che la docente avrebbe utilizzato espressioni come ‘ti dovresti impiccare tu e Berlusconi’ e ‘ti ucciderei a te e pure a lui’, prima di costringere lo studente “ad indossare la t-shirt al contrario, ordinandogli di cambiarsi nel corridoio attiguo, in quel momento frequentato da alunni e docenti”. “Il dirigente scolastico dell’istituto interessato -risponde all’interrogazione il ministro Carrozza- ha esperito con sollecitudine le prime indagini istruttorie, avvalendosi delle testimonianze raccolte presso gli allievi, i docenti, il personale ausiliario e convocando a colloquio la docente per ascoltarla a sua difesa”.

“A seguito delle risultanze raccolte -spiega il titolare del dicastero di viale Trastevere- il medesimo dirigente ha avviato un procedimento disciplinare, che si e’ poi concluso con la sospensione dal servizio per cinque giorni, a titolo di sanzione per il comportamento evidentemente scorretto della docente”. “Tale decisione appare conforme alle disposizioni di legge in materia e ai criteri di gradualita’ e proporzionalita’ sottesi all’irrogazione delle sanzioni disciplinari, considerata anche la circostanza che dall’istruttoria svolta e’ emerso come l’insegnante presenti una storia professionale integra e irreprensibile”. “Si ritiene opportuno segnalare -conclude Carrozza- che dall’esame della vicenda e’ emerso anche come la dirigente scolastica abbia saputo orientarsi ed agire con lucidita’ e fermezza, non permettendo che la risonanza che i fatti hanno avuto sui mezzi di comunicazione influisse sullo sviluppo dell’istruttoria ne’ sulla decisione finale della sanzione da applicare”.

 

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