“La Juventus puo’ vincere quest’anno il terzo scudetto consecutivo. Il mio addio e’ stato un trauma. Dei miei ex compagni nessuno ha voluto il 10: questa e’ stata la gratificazione piu’ grande”. Questo un estratto dell’intervista ad Alex Del Piero pubblicata questa mattina da “La Gazzetta dello Sport”.

“Il successo di Jesolo? E’ stato fatto un lavoro straordinario da parte di tutti e non lo dico perche’ il primo applauso va a mio fratello Stefano. In pochissimo tempo e’ stata organizzata ogni cosa nei minimi particolari. C’e’ stata disponibilita’ da parte di tutti gli enti. E’ difficile che si creino certe sinergie in modo cosi’ rapido e naturale; ma tutti hanno fatto la loro parte e il successo e’ dipeso anche da questo”, ha detto il “capitano”. “La partita a Padova? E’ stata la naturale conseguenza di un percorso. Bello tornare all’Appiani dove avevo giocato da bimbo”, ha aggiunto Del Piero. “In passato la mia Juve aveva come obiettivo anche la Champions, che ti succhia molte energie, e aveva anche una rosa meno ampia. Era veramente difficile pensare a un tris: oggi e’ tutto diverso. Adesso, per esempio, ci sono due giocatori per ogni ruolo: in questo momento la Juve ha sei attaccanti. C’e’ la possibilita’ di scegliere. Con la rosa cosi’ vasta la Juve puo’ provare serenamente a vincere il terzo scudetto consecutivo e anche a giocare per la Champions. A noi capitava inconsciamente di pensare che in campionato avevamo tempo per recuperare; ma poi questo tempo non c’era piu’. Il mio”, ha concluso Del Piero.

 

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