NAPOLI – Dopo la pausa estiva, il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha ripreso i propri lavori approvando diverse proposte di legge.
In primis, l’Assemblea ha approvato con 27 voti favorevoli e il voto contrario dei consiglieri del Pse, Gennaro Oliviero e Gennaro Mucciolo e di Centro Democratico, Anita Sala e Dario Barbirotti, la proposta di legge “Modifica alla legge regionale n. 26 del 9 agosto 2012 – Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell’attività venatoria in Campania”, su iniziativa del consigliere regionale dell’Udc e presidente della VIII Commissione permanente, Pietro Foglia. Essa adegua la legge regionale n. 26/2012 ai rilievi formulati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di garantire certezza del diritto e tutela del legittimo affidamento del mondo venatorio.
Proseguendo nell’ordine dei lavori, il Consiglio ha approvato all’unanimità la Deliberazione legislativa relativa alla Legge regionale “Promozione e sostegno alla editoria libraria e informazione locale” che garantisce le risorse economiche a copertura del fondo speciale previsto dalla legge regionale approvata all’unanimità dal Consiglio il 10 gennaio 2013. Tale legge, derivante dalla unificazione delle proposte delle consigliere Angela Cortese (Pd), che ne è stata relatrice in Aula, Sandra Lonardo (Popolari Udeur), insieme con il capogruppo Ugo De Flaviis, e dell’assessore regionale Caterina Miraglia, prevede la concessione di contributi per l’editoria libraria locale, per gli interventi di piccola editoria, forme di contribuzione per la gestione delle emeroteche locali e di sostegno alla informazione locale, al fine di promuovere lo sviluppo della piccola imprenditoria locale e del territorio.
Il Consiglio ha, poi, approvato all’unanimità il disegno di legge “Disposizioni in materia di trasparenza amministrativa e di valorizzazione dei dati di titolarità regionale” a firma degli assessori regionali Guido Trombetti e Pasquale Sommese, che disciplina i cosiddetti “Open data” (dati aperti) per la trasparenza, la conservazione, la valorizzazione e la riutilizzabilità dei documenti e dei dati pubblici di cui la Regione Campania è titolare o da essa detenuti in modalità digitali.
A introdurre il provvedimento in Aula è stato l’assessore e vice presidente della Giunta regionale Guido Trombetti: “gli open data consentono alla pubblica amministrazione di mettere a disposizione del pubblico i dati di cui è in possesso perseguendo obiettivi di trasparenza e di economia in quanto i dati messi a disposizione dei cittadini generano informazioni e opportunità lavorative” – ha spiegato Trombetti che, rivolgendo un ringraziamento ai Presidenti della I e VI Commissione, Angelo Polverino e Antonia Ruggiero, per aver approvato, nelle rispettive Commissioni, prontamente la proposta di legge, ha sottolineato che “essa rappresenterà un primo passo per la nostra regione per mettere a disposizione questa grande ‘cassaforte’ di dati che costituisce un patrimonio conoscitivo importante”.
A questo punto dei lavori, il capogruppo del PdL Gennaro Nocera ha chiesto all’Aula, per impegni di carattere politico istituzionale del proprio partito, di rinviare i restanti punti iscritti all’ordine del giorno alla seduta consiliare che si terrà la prossima settimana. Sulla proposta di Nocera sono intervenuti il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero, che ha manifestato la disponibilità del proprio gruppo “in quanto – ha ricordato – per prassi, c’è sempre stata sensibilità per gli impegni politico istituzionali dei gruppi politici” e il consigliere Pietro Foglia (Udc) per il quale “la richiesta di rinvio è estemporanea e necessita di una decisione della Conferenza dei Capigruppo”. Pertanto, alla luce del dibattito consiliare e della prassi consiliare consolidata, il Presidente Romano ha sciolto la seduta e ha rinviato le decisioni sul prosieguo dei lavori alla Conferenza dei Capigruppo di lunedì prossimo.
Nella seduta odierna, il Consiglio ha anche preso atto, quale mera contezza ricognitiva e senza deliberazione alcuna, delle decisioni giurisdizionali relative alla posizione giuridica del consigliere regionale Roberto Conte per effetto delle quali sono venute meno le cause di sospensione ed è stato riammesso nella carica.