LAURO – Piu di mille persone hanno partecipato ai funerali di Vincenzo Sepe, l’operaio di 44 anni ucciso a colpi di pistola domenica sera a Lauro (Avellino) dal suo vicino di casa, il 44enne Domenico Aschettino. Le esequie sono state celebrate nella chiesa di Fontenovella, la frazione di Lauro dove Sepe era nato e in cui vivono i genitori.

Accanto al feretro, la moglie Vincenzina Ferraro e il figlio Orlando, a loro volta feriti non gravemente dai colpi sparati all’impazzata da Aschettino nel cortile della frazione Pignano, dove abitano a pochi metri di distanza le due famiglie. Nella piccola chiesa, i pianti della famiglia Sepe per l’assurda morte di Vincenzo si sono uniti alle speranze per la sorte di Carolina, la figlia della vittima che proprio oggi ha compiuto 25 anni, che lotta tra la vita e la morte, con un figlio in grembo di dieci settimane, dopo essere stata colpita alla testa da uno dei colpi esplosi da Aschettino. Sul versante giudiziario, dopo la nuova ordinanza di carcerazione che accusa Aschettino di omicidio premeditato e tentato omicidio aggravato dai futili motivi, il gip del Tribunale di Avellino, Gianfranco Fiore, su richiesta della difesa, ha disposto la perizia psichiatrica sull’indagato, che e’ stata affidata ad Antonello Crisci, docente presso l’Universita’ di Salerno.

 

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