NAPOLI – La I Commissione consiliare permanente, presieduta da Angelo Polverino (PdL), ha approvato all’unanimità la proposta di legge al Parlamento della Repubblica per la modifica dei criteri di revisione di geografia giudiziaria definiti dalla Legge 148/2011 e la proposta di delibera consiliare per promuovere referendum abrogativo, insieme con altri Consigli regionali, della stessa normativa che ha soppresso 30 tribunali e relative procure, 220 sezioni distaccate e 667 uffici del giudice di pace.
Ai lavori della Commissione hanno preso parte, oltre al Presidente Polverino, i consiglieri Donato Pica (Pd), Gianfranco Valiante (Pd), Gennaro Oliviero (Pse), Anita Sala (Centro Democratico), e Carlo Aveta (La Destra).
Ad introdurre i provvedimenti, il primo firmatario Donato Pica (Pd): “la Campania ha subito un grave ridimensionamento delle strutture giudiziarie che lede il diritto dei cittadini di accesso alla giustizia; caso eclatante è quello del Tribunale di Sala Consilina che è stato accorpato a quello di Lagonegro privando del tutto i cittadini del proprio punto di riferimento. Alla luce di ciò, siamo scesi in campo con le comunità locali e porteremo avanti questa battaglia per difendere le strutture giudiziarie e il diritto alla giustizia”.
“Pur condividendo la necessità di razionalizzare l’organizzazione della giustizia e di ridurre i costi della macchina amministrativa, ormai non più sostenibili dal nostro Paese e dai nostri territori, la rivisitazione della geografia giudiziaria non può non tenere conto di alcuni criteri fondamentali che siano rispettosi delle caratteristiche del territorio e delle esigenze delle popolazioni” – ha sottolineato Angelo Polverino (PdL) – per il quale “particolarmente in Campania, occorre garantire l’accessibilità alla giustizia per tutti gli abitanti di un territorio molto esteso e tenere conto del ‘bisogno’ di giustizia, anche sul piano simbolico e culturale, in contrasto alla illegalità e alla criminalità diffusa”.
La proposta di legge, su iniziativa dei consiglieri del Pd Donato Pica, Giuseppe Russo, Lucia Esposito (la quale ha sostituito per un periodo il consigliere Enrico Fabozzi), Rosa D’Amelio e Umberto Del Basso Caro (oggi Senatore della Repubblica Italiana), applica, per la prima volta, l’art. 26 comma 4 lett. n) del nuovo Statuto della Regione Campania, che prevede la possibilità per il Consiglio regionale di presentare proposte di legge, anche costituzionale, alle Camere, e tende a garantire che, tra i criteri di revisione della geografia giudiziaria, abbiano priorità la salvaguardia del presidio territoriale dello Stato, tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, della carenza di collegamenti stradali e ferroviari all’interno delle circoscrizioni di riferimento e del tasso di criminalità organizzata.
La proposta di delibera consiliare, ad iniziativa dei consiglieri Donato Pica (Pd), Dario Barbirotti (Centro Democratico), Giuseppe Maisto (Caldoro Presidente), Gennaro Mucciolo (Pse), Gianfranco Valiante (Pd), Rosa D’Amelio (Pd), Pietro Foglia (Udc), Ettore Zecchino (Caldoro Presidente), Antonio Valiante (Pd) e Giovanni Baldi (PdL), in attuazione dell’art. 75 della Costituzione, per il quale almeno cinque Consigli regionali possono richiedere referendum abrogativo, è volta ad eliminare la legge che ha disposto il taglio dei tribunali, ritenuto gravemente penalizzante per il diritto all’accesso alla giustizia dei cittadini campani ed in contrasto con il principio di prossimità dei Tribunali fissato dal Trattato di Lisbona.
Nella seduta odierna, la I Commissione consiliare permanente, presieduta da Angelo Polverino (PdL), ha approvato all’unanimità il progetto di legge per la modificazione della denominazione del Comune di Capaccio, in Provincia di Salerno, in Comune di Capaccio-Paestum.
Il provvedimento, frutto dell’esame congiunto, ai sensi dell’art. 43 comma 1 del Regolamento Interno, della proposta di legge ad iniziativa del consigliere Gianfranco Valiante (Pd) e dei consiglieri Antonio Valiante, Donato Pica, Anna Petrone, Angela Cortese, Angelo Marino e Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente), Luigi Cobellis (Udc) Dario Barbirotti (Centro Democratico), Gennaro Mucciolo (Pse) e Fernando Zara (FdI), e del disegno di legge ad iniziativa della Giunta regionale, dà seguito, ai sensi della legge regionale 29 ottobre 1974 n.54 (Norme sulla istituzione di nuovi Comuni e sul mutamento delle circoscrizioni territoriali dei Comuni della Regione) alla deliberazione del Consiglio Comunale di Capaccio n. 87 del 29/11/2012, corredata di parere favorevole del Consiglio Provinciale di Salerno adottato con deliberazione n. 6 del 14/2/2013, alla procedura per la modificazione di denominazione del Comune di Capaccio in Capaccio-Paestum per esigenze toponomastiche, storiche, culturali e turistiche, legate alla notevole valenza di Paestum, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, come grande attrattore della cultura archeologica-storica–turistica e al fine di sviluppare le potenzialità di crescita economica, sociale e occupazionale del territorio.
Dopo l’esame in Commissione, il progetto di legge sarà sottoposto al Consiglio regionale per l’avvio, ai sensi del comma 2 art. 9 della L.R. 54/1974, della procedura per l’indizione del referendum consultivo di cui al comma 2 art. 133 della Costituzione.