È stato un concerto senza precedenti (ma forse con una possibilità che diventi molto di più di un incontro) quello che si è tenuto ieri sera al Teatro della Torre di Casertavecchia: l’anteprima assoluta del tour europeo di Alex Britti, protagonista assoluto del sesto appuntamento in cartellone di “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to Fest 2013”, accompagnato per il gran finale da Fausto Mesolella e Finaz (all’anagrafe Alessandro Finazzo), ha letteralmente scatenato la platea in estasi, che lo ha accompagnato applaudendo a ritmo di musica fin dalle prime canzoni. L’artista romano è salito da solo sul palco, imbracciando una delle sue inseparabili chitarre, si è seduto su uno sgabello d’acciaio ed ha cantato e suonato ininterrottamente per un’ora e più, prima di essere raggiunto dai due attesissimo ospiti, che hanno impreziosito una performance unica nel suo genere con delle vere e proprie perle di stile ed improvvisazione.
Per l’apertura del suo “ritorno” a Casertavecchia Britti ha scelto il brano “Gelido”, che ha fatto subito da contraltare al calore del pubblico in sala: fan arrivati dal Lazio, dalla Puglia e dal Molise, ai quali Alex ha regalato i suoi più grandi successi: da “Piove” a “La vasca”, passando per “Una su un milione”, tutti rigorosamente in versione acustica. Ad intervallare i brani, poi, emozionanti assoli di chitarra, che – spaziando dal blues al jazz – lo hanno riconfermato uno dei migliori chitarristi a livello europeo, pronto ad una tournèe che lo vedrà esordire il 21 ottobre ad Amsterdam, toccando Londra, Parigi e molte altre capitali. Un concerto emozionante, quello provato stasera come “data zero”, in cui hanno trovato spazio anche le confidenze del cantautore, che hanno divertito gli spettatori: dall’aneddoto sulla composizione della colonna sonora del film di Paolo Virzì, “Immaturi”, al racconto dell’inizio della sua giornata di oggi a Milano.
Poi, dieci minuti di intro per “7000 caffè”, che ha segnato l’arrivo sul palco di due amici di vecchia data di Britti, con i quali non aveva mai suonato prima: Fausto Mesolella e Finaz. I tre hanno suonato insieme “Libertango” di Astor Piazzolla (con relativa standing ovation), “Oggi sono io” e “Portami a ballare”, fino alla “sigla” dello spettacolo, “Solo una volta”, che il pubblico ha cantato in piedi senza risparmio. “Caserta è un territorio particolare. Queste cose fanno bene a tutta l’Italia. Magari ce ne fossero. Ringrazio l’Organizzazione e Casimiro Lieto per avermi invitato di nuovo”. Felice, Alex Britti si è congedato aggiungendo: “Ero venuto a Casertavecchia l’anno scorso per la prima volta. Quest’anno sono tornato volentieri. E ringrazio anche voi, che mi avete seguito ed applaudito”. Parole di cuore, che hanno preso il sopravvento sulla circostanza “messa alle corde” da un’atmosfera destinata ad entrare nella storia della Rassegna.