La temperatura politica ad Orta di Atella ha forse raggiunto il suo picco. Ad infiammare il dibattito è ancora una volta Francesco Piccirillo. Il capogruppo consiliare del Pd ha preso carta e penna e ha presentato una minuziosa richiesta di verifica su presunti abusi edilizi riguardanti l’abitazione del sindaco Angelo Brancaccio. Il documento è stato indirizzato al dirigente Area Tecnica Adele Ferrante, al Responsabile Settore Politiche del Territorio Claudio Valentino al Responsabile Ufficio Tributi del, al Responsabile della Pubbliservizi SpA Agente per la riscossione ed accertamento TARSU, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, al Comandante della Stazione Carabinieri Orta di Atella, e per conoscenza al Prefetto di Caserta.
“Considerato che – si legge nella richiesta di Piccirillo -, come più volte sottolineato anche dai funzionari comunali (cui la presente istanza viene rivolta ai fini dell’emissione dei provvedimenti di competenza, con la stessa tempestività con cui sono stati conclusi medesimi procedimenti), l’azione di questa amministrazione tende all’esclusivo “ripristino della legalità urbanistica ed amministrativa di tutti gli immobili, indipendentemente da chi sia l’effettivo proprietario, anche se consigliere comunale o sindaco, mediante verifiche di conformità degli immobili abusivi, ordinando la loro demolizione allorquando essi non siano sanabili” (il riferimento è alle recenti ordinanze riguardanti le famiglia di Piccirillo e di Michele De Micco, anch’egli consigliere comunale del Pd, ndr); ritenuto giusto che la presente istanza, più che mai opportuna, incondizionata ed imparziale, possa effettivamente garantire il ripristino della legalità in un territorio fortemente mortificato dagli “abusi” edilizi; visto che, come affermato dagli stessi funzionari in casi analoghi, tali verifiche non debbano, nella maniera più assoluta, essere condizionate da eventuali ruoli istituzionali dei proprietari (o parenti dei proprietari) degli immobili oggetto di abusi; poiché numerosi solleciti oralmente formulati sono stati ripetutamente disattesi senza alcun giustificato motivo dall’ufficio competente”, il consigliere comunale Pd invita ad avviare una verifica dettagliata dell’abitazione in via Petrarca, intestata alla moglie del sindaco.
“Ciò perché, da un esame effettuato sulla documentazione ufficiale, visionata presso gli uffici comunali, alla presenza del geom. Antonio Russo, incaricato del comune, su tale costruzione è stata riscontrata una serie di vizi ed illegittimità, consistenti, addirittura, in una volumetria realizzata, pari ad oltre il doppio rispetto a quella che poteva essere assentita”. Il capogruppo dei Democratici parla di “consistenti abusi edilizi”. E li descrive dettagliatamente anche con tabelle, sostenendo che “da una prima valutazione, la volumetria che supera quella limite consentita è: 888-761,25 +171+ 304,80 + 444 = 1046,55 mc (più del doppio di quella consentita)!”.
Insomma, secondo Piccirillo si tratta di “un abuso nell’abuso”. “Di una macroscopica violazione edilizia realizzata a pochi metri dalla casa comunale. Ovviamente, all’abuso edilizio si aggiunge, per tutti questi anni, un’altrettanta ripetuta evasione della TARSU del piano seminterrato, la cui destinazione al Catasto è quella di deposito”.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Brancaccio. “In merito alle considerazioni deliranti contenute nella richiesta di verifica sono assolutamente sereno. Anzi mi verrebbe da ridere. Sul piano politico non ho parole, posso solo dire che provo compassione e pena per una persona che farnetica e lancia accuse frutto di una ritorsione verso atti urbanistici presi dagli uffici comunali che riguardano lui e la sua famiglia. Essendo accecato dall’odio nei miei confronti, questo signore non capisce che i provvedimenti dell’Utc sono atti dovuti adottati esclusivamente per motivi tecnici, senza alcun condizionamento politico. Peraltro, rispetto ai provvedimenti che riguardano il settore urbanistico, ho sempre predicato cautela, perché quando si toccano i sacrifici di una vita bisogna fare tutto il possibile per trovare delle soluzioni che tutelino gli interessi dei cittadini”.
Il primo cittadino è sprezzante. E liquida Piccirillo con dichiarazioni al vetriolo. “L’atteggiamento di questo soggetto non lede nel modo più assoluto l’azione dell’amministrazione, in quanto è ormai chiaro a tutti, credo anche a qualcuno dei suoi amici, che si tratta di una persona in preda a un gravissima forma ossessiva nei mie confronti. Credo – continua Brancaccio – che i suoi familiari dovrebbero intervenire per aiutarlo perché sono sempre più palesi e preoccupanti i segni di poca lucidità come dimostrano atti, come quest’ultimo, che si basano sul nulla e nascono soltanto dall’odio patologico che lui nutre nei miei confronti. E’ ormai un dato di fatto che questo soggetto cerca una valvola di sfogo ai suoi gravi problemi personali, per le ragioni che ho già spiegato, e di lavoro, noti a tutti. Mi rammarica soprattutto il fatto che il livello dello scontro sia sceso così in basso. Siamo allo sciacallaggio politico – conclude il sindaco Brancaccio -, non sono solo io a dirlo, ormai lo hanno capito tutti i cittadini. Anzi, è proprio il caso di dire che siamo alla follia”.
Mario De Michele