CASERTA – L’arresto di due lavoratori che protestavano giustamente per noi è e resta un fatto gravissimo. A loro va sicuramente la nostra solidarietà, come sindacato e come uomini. Caserta e provincia, nel settore rifiuti, ma crediamo non solo in questo, non sono più nello Stato di Diritto da anni, quello che tanto sbandiera il nostro, Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Come è possibile che dei lavoratori, quelli del C.U.B. che non percepiscano lo stipendio da otto mesi, e che sono alla disperazione con le loro famiglie, non abbiano diritto a far sentire la loro voce? In questi mesi ci siamo attivati attraverso richieste di incontro, a vari livelli, provinciali, regionali e nazionali, ma nessuno ci ascolta.
Alla Prefettura abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo permanente tra le parti, proprio per evitare che si arrivasse a ciò, perché sappiamo bene che la disperazione può portare ad atti, anche molto più drammatici di quelli avvenuti presso lo STIR di Santa Maria Capua Vetere. Del resto un lavoratore che viene pagato regolarmente che bisogno avrebbe di arrampicarsi sul tetto di una struttura, correndo anche un serio pericolo fisico, ed impedire il funzionamento della stessa? Qui non è in atto una protesta contro la costruzione di un impianto, qui non ci sono no Tav, ma bensì dei lavoratori, disperati, che non hanno più la possibilità di mettere il piatto a tavola per le loro famiglie, che non hanno neanche più i soldi per la benzina che serve per recarsi al posto di lavoro. Qui è in gioco la dignità dell’uomo, che lo Stato sta calpestando quotidianamente.
Nessuno muove un dito dell’istituzioni contro quei Comuni e quei Sindaci che per anni non hanno corrisposto un centesimo per il canone del servizio rifiuti, accumulando debiti per alcune centinaia di milioni di euro. In provincia di Caserta, e lo annunciò anche lo stesso Presidente della Provincia Zinzi, un paio di anni fa ( da allora le cose sono peggiorate molto di più!) la maggioranza dei comuni non pagava il dovuto, e una decina di comuni non pagavano proprio niente, nonostante abbiamo la TARSU più cara d’Europa! Certo se il cittadino comune non paga la bolletta telefonica il telefono viene staccato, mentre per il servizio di igiene urbana i lavoratori devono continuare sempre a lavorare, anche quando i sindaci puntualmente non pagano, se no fanno “cornuti e mazziati” in quanto parte subito per loro la denuncia di interruzione di pubblico servizio.
Il danno e la beffa!. A questo punto c’è da valutare se ad un lavoratore non viene corrisposto per diversi mesi lo stipendio è obbligato a lavorare? In questo caso non è ravvisabile una sorta di sfruttamento, nei confronti del lavoratore, della schiavitù? Facciamo appello al Presidente della Repubblica Napolitano affinché intervenga riportando lo Stato nella nostra provincia, e chiediamo nel contempo che i lavoratori, “assaliti” dalle forze dell’ordine, siano prontamente restituiti senza conseguenze alle loro famiglie. La loro unica colpa è la disperazione. Le colpe, quelle vere sono altrove, ma la Magistratura, con tutto il rispetto, sembra proprio non volerlo capire.
F.I.A.D.EL. Segreteria Provinciale Caserta
Il dirigente reg. (Giuseppe Lettieri)