Cinque minorenni di età compresa tra i 10 e 13 anni sono stati ritenuti responsabili dell’incendio divampato martedì sera ad un’aula del liceo classico ‘Flacco’ a Portici (Napoli). Dopo accurate indagini, basate sull’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza interno alla scuola, la polizia questa mattina ha identificato i cinque ragazzini tutti appartenenti a famiglie perbene.

I cinque hanno filmato la bravata con un cellulare.

Forse la noia o il desiderio di compiere una bravata ha spinto i ragazzini al raid incendiario che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi. Secondo la ricostruzione della polizia, i cinque avrebbero prima dato fuoco ad un cassonetto per la raccolta di carta esterno all’istituto, poi non soddisfatti avrebbero aperto una finestra scorrevole dell’archivio al piano terra e con un accendino appiccato il fuoco a compiti in classe degli anni scorsi. Le fiamme divampate in breve hanno annerito le pareti e distrutto i documenti. Solo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha evitato il peggio. La polizia ha visionato le immagini di videosorveglianza che, grazie alla buona qualità, hanno consentito di identificare i responsabili. All’indomani dell’episodio le lezioni sono state sospese. Alunni e docenti con una veglia fuori scuola hanno condannato il raid e chiesto a gran voce rispetto per un luogo deputato alla cultura. Non è il primo atto vandalico contro il ‘Flacco’: anche in passato un raid alla creolina ha determinato la sospensione delle attività didattiche

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