Era un operaio che stava andando al lavoro, ed e’ stato ucciso da un altro operaio, un pirata della strada, che tornava dal turno di notte. La polizia stradale ha risolto il caso della morte di Stefani Filletti, operaio 51 enne della ”Magneti Marelli” travolto e ucciso lo scorso 10 ottobre a Caivano (Napoli), in via Casa Arcelle, nella zona industriale. Ad investirlo è stato Vincenzo Saviano, di 57 anni, dipendente della ”Unilever Algida”, che ha confessato.
Guidava a forte velocità pur avendo la patente scaduta dal 2010 ed essendo sprovvisto di assicurazione. Alle 6 del mattino del 10 ottobre Stefano Filetti, dopo aver parcheggiato la propria auto, stava raggiungendo a piedi lo stabilimento della ”Magneti Marelli”. Come hanno ricostruito gli agenti della polizia stradale, coordinati dal vicequestore Maurizio Casamassima, è sopraggiunta a forte velocità – almeno 100 all’ora in un tratto in cui il limite massimo è di 50 – una ”Renault Twingo” guidata da Vincenzo Saviano, che aveva appena smontato dopo il turno di notte. Saviano ha travolto Filletti allontandosi senza soccorrerlo. Successivamente l’ uomo, quasi certamente già morto, è stato nuovamente investito da un autoarticolato, il cui conducente, accortosi di avere schiacciato un uomo con le ruote, ha dato l’ allarme. La svolta nelle indagini è arrivata grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza della zona industriale di Caivano, nei quali si vede la ”Twingo” procedere a forte velocità e travolgere Filletti. Dopo avere in un primo momento negato di essere il responsabile dell’omicidio, asserendo di essere andato al lavoro con la ”Peugeot 207” del figlio, Vincenzo Saviano ha confessato, consentendo agli agenti di ritrovare la ”Twingo”: era in un box, coperta da un telo in attesa di essere riparata.