NAPOLI – E’ stato ucciso un anno fa. Vittima innocente di una assurda guerra di camorra che ha insanguinato l’area nord di Napoli. Ma la gente perbene di Marianella, Scampia e Secondigliano – che è la stragrande maggioranza – non ha dimenticato quel giovane, morto perché ha avuto la disavventura di trovarsi lungo la strada percorsa da sanguinari killer di camorra che davano la caccia per uccidere un componente della fazione avversaria.

Oggi nella sede del teatro ”Area Nord”, in via Nuova dietro la Vigna, Lino è stato ricordato nel corso di una iniziativa promossa dall’assessorato ai Giovani del Comune di Napoli. Presenti i suoi genitori, la sua fidanzata, Rosanna, i rappresentanti delle forze dell’ordine, che in poco tempo hanno assicurato alla giustizia gli autori del delitto, ma soprattutto tanti ragazzi di una scuola di Marianella; quei ragazzi che, come ha ricordato, il questore Luigi Merolla, devono essere, accanto e con le istituzioni, i protagonisti del contrasto ad ogni forma di illegalità.

”La giustizia non si realizza solo nelle aule dei tribunali ma anche nella società”, ha detto Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli. La criminalità – che in alcune aree della Provincia, è considerata quasi un male endemico – ha detto il questore di Napoli, Luigi Merolla, può essere sconfitta solo se si combatte tutti insieme. Bastano anche piccoli gesti quotidiani. Ai ragazzi dell’istituto comprensivo ”Agoor Marconi” di Marianella è stato distribuito il diario scolastico ”Diahio”, realizzato dalla questura di Nuoro, retta dal napoletano Pierluigi D’Angelo, intervenuto alla manifestazione di oggi a Napoli. Un diario (progetto editoriale e testo di Fabrizio Mustaro), stampato in 50mila e distribuito a tutti gli studenti della Sardegna. Oramai alla sesta edizione, il diario quest’anno è dedicato agli studenti dell’ultimo anno delle elementari e della prima media, il diario, giorno dopo giorno, che ”non si vive soli, non si vive senza regole”. Al papà e alla mamma di Lino Romano, provati da un dolore che il tempo non lenisce, vittima innocente della camorra, il Comune di Napoli ha voluto consegnare una targa. E’ toccato, invece, alla fidanzata di Lino, Rosanna, distribuire il diario ai ragazzi presenti. Poi ci sono state le testimonianze di di quanti si impegnano per il quartiere, come la psicologa Maria Iommelli, e del giornalista Arnaldo Capezzuto.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui