CASERTA – Ieri pomeriggio, a seguito di una telefonata da parte di un cittadino della provincia di Caserta, le guardie zoofile dell’ENPA del locale Nucleo hanno subito attivato le modalità di recupero del rapace. Arrivati presso l’abitazione hanno accertato che si trattava di un esemplare subadulto maschio di gheppio (Falco Tinnunculus).

L’animale è stato messo in sicurezza in una scatola con le necessarie protezioni. Durante il trasporto al CRAS “Il Frullone” di Napoli, avvenuto con auto medica-veterinaria in dotazione al nucleo di Caserta, gli agenti ricevevano un’altra segnalazione. A qualche chilometro dal primo rinvenimento di gheppio, un cercatore di funghi aveva salvato un secondo esemplare. Il tempo di invertire la rotta e gli agenti recuperavano anche quest’ultimo che tra l’altro era provvisto di anello inamovibile identificativo. Entrambi gli esemplari si presentavano vivaci e uno di loro durante la “degenza” aveva approfittato per fare uno spuntino. All’arrivo al CRAS, una prima diagnosi sembra essere l’impallinamento per entrambi. Il primo esemplare recuperato presenta una frattura scomposta all’omero non recente. L’altro ha evidenti segni di impallinamento ma vi sono buone probabilità di recupero. Nell’attesa del loro ritorno alla libertà, il Responsabile Nazionale del Servizio Guardie Zoofile dell’ENPA Antonio Fascì ringrazia vivamente i cittadini che hanno segnalato il ritrovamento dei due rapaci e tutti coloro che si prodigano per la Natura e l’ambiente. Se da un lato vi sono persone che praticano la caccia illegale anche nei confronti di questi rapaci, dall’altro lato vi è chi segnala il ritrovamento di esemplari feriti. Non bisogna trascurare, oltre al valore della vita , che il gheppio contribuisce a mantenere un delicato compito di equilibrio ecologico in quanto si nutre di roditori, insetti, lucertole e piccoli serpenti. Molti lo riconoscono per il caratteristico “Spirito Santo”, durante il quale si mantiene totalmente fermo in aria con piccoli battiti di ali e con la coda a ventaglio, sfruttando le correnti di vento per mantenersi stabile e poter osservare al meglio la presenza di prede.

 

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