”Il problema della Terra dei fuochi dipende solo dai rifiuti tossici? Penso che, invece, dobbiamo dare una svolta culturale, anche qui in Campania”. Paolo Arrigoni, senatore della Lega, nel cuore della Terra dei fuochi – aria compresa tra Napoli e Caserta e flagellata dalla presenza di rifiuti tossici e roghi dolosi – non punta mai il dito contro il coinvolgimento, nello smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi, di aziende del nord, come diverse inchieste hanno dimostrato.

E così, a margine dei lavori della Commissione Ambiente del Senato, di cui lui fa parte, che oggi a Caivano (Napoli) è in visita proprio per trovare la soluzione del problema all’inquinamento, diventa il protagonista di un serrato confronto con la stampa. Qualcuno gli chiede cosa pensi in merito al fatto che dietro la piaga dell’inquinamento di queste terre ci sia lo smaltimento di rifiuti tossici di molte aziende del Nord. Arrigoni risponde più volte “saranno le inchieste a verificarlo”. E punta piuttosto l’attenzione su “l’assenza di controlli che ci sono stati in queste terre da parte di sindaci, presidenti di Province, Enti locali, Arpac. Io ho fatto il sindaco fino a due mesi fa e ho battuto il territorio palmo a palmo”. “Quello che auspico è che si parli di pianificazione in ordine di smaltimento di questi rifiuti, non solo semplicemente di bonifica – aggiunge – Auspico che si parli di rimozione dei rifiuti stessi, ma il popolo campano deve decidere una volta per tutte come devono essere smaltiti i rifiuti”.

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