Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato all’unanimità la proposta di Legge quadro regionale in materia di interventi per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva e delle attività motorio-educativo-ricreative.

Essa, frutto della unificazione delle proposte della  Giunta regionale su iniziativa del Presidente Stefano Caldoro, e dei consiglieri Donato Pica (Pd), Giovanni Baldi (PdL), ed Eva Longo, oggi senatrice della Repubblica Italiana, è stata introdotta all’esame dell’Aula dal consigliere regionale del Pdl, Luciano Schifone, che ha sottolineato: “La Campania è la prima regione in Italia a dotarsi di una legge che può essere un modello per tutte le Regioni – ha detto il vice presidente della VI Commissione – ; essa  riconosce la funzione sociale dello sport e delle attività motorie e sportive, ricreative, educative ed agonistiche per il miglioramento delle condizioni psico-fisiche dei cittadini e promuove gli strumenti e le iniziative per la diffusione della pratica sportiva, andando incontro agli enti locali e alle associazioni sportive per il recupero e la valorizzazione degli impianti, con l’obiettivo di offrire ai cittadini il libero accesso allo sport e la qualificazione degli operatori sportivi, la coesione sociale e l’attenzione nei confronti dei diversamente abili”.

Il consigliere segretario della VI Commissione, Angela Cortese (Pd), relatrice per l’opposizione, ha ricordato che “in Campania un bambino su tre è obeso, un vero e proprio allarme sociale che espone la nostra popolazione a malattie cardiovascolari contro le quali l’unica misura veramente efficace è lo sport. Questa legge è il migliore strumento per favorire lo sport da parte dei giovani attraverso convenzioni con la Direzione scolastica regionale – ha sottolineato la consigliera Cortese – mettendo in campo un sistema di regole che incentiva lo sport ma che lo rende anche sicuro dal punto di vista della qualificazione degli operatori sportivi e dei controlli della salute degli atleti e dei cittadini in genere”.

“E’ una legge attesa dal nostro territorio – ha sottolineato il consigliere Ugo De Flaviis (Popolari Udeur) – alla quale il Consiglio dà una risposta innovativa e qualificate per valorizzare il grande patrimonio sportivo del nostro territorio e del talento sportivo che, spesso, a causa della carenza di mezzi e risorse, non riesce ad esprimersi e che, con questa legge trova un punto di riferimento”.

La proposta di legge delinea gli strumenti di programmazione regionali: il Piano triennale regionale dello sport e delle attività motorie, alla cui definizione partecipano gli Enti locali, le Linee operative annuali, il Sistema informativo regionale per lo sport, il Comitato tecnico regionale per lo sport e le attività motorie, il Registro regionale delle Associazioni sportive e delle Associazioni per le attività motorio-educative-ricreative; prevede contributi che la Regione eroga a favore degli enti locali, delle Università pubbliche o private, dei Comitati regionali e provinciali del Coni e del Cip, dei Comitati regionali delle federazioni sportive nazionali, degli enti di promozione sportiva, della associazioni o società sportive a carattere dilettantesco e delle associazioni riconosciute dal Coni o dal Cip e degli oratori parrocchiali per la costruzione, completamento, ristrutturazione, abbattimento delle barriere architettoniche e riutilizzo di impianti sportivi destinati ad uso pubblico aventi le caratteristiche essenziali per lo svolgimento delle attività sportive.

Una delle novità della normativa è rappresentata dalla qualificazione e formazione degli operatori sportivi e dell’educazione motoria; in particolare, la qualifica di istruttore responsabile riconosciuta a coloro che sono in possesso di diploma Isef o di Laurea in Scienze Motorie che riceve un importante riconoscimento regionale.

Inoltre, sul piano della salute dello sportivo, è previsto l’Albo regionale delle strutture e degli specialisti in medicina dello sport accreditate o abilitati al rilascio delle certificazioni sportive, nonché la Carta elettronica sanitaria dell’atleta e il passaporto biologico (ABP).

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato a maggioranza, con l’astensione dei gruppi dell’opposizione, il disegno di legge “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione Campania del polo sviluppo, ricerca e ICT” della Giunta regionale, ad iniziativa del Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, in attuazione del Piano di stabilizzazione finanziaria di cui all’articolo 14 comma 22 del Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, dalla Legge 30 luglio 2010 n.122, che ne ha chiesto la procedura di urgenza.

Il disegno di legge attribuisce, ai fini del riordino delle partecipazioni societarie della Regione afferenti il Polo dello sviluppo e della ricerca e innovazione, alla società regionale Sviluppo Campania le funzioni relative alla materia dello sviluppo economico e del sistema territoriale regionale, nonché quelle necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente in materia di comunicazione, ricerca, innovazione tecnologica, ivi compresa quella attinente il sistema informativo ed informatico.

Il Consiglio ha approvato gli emendamenti formulati dall’assessore regionale al lavoro Severino Nappi, che sono frutto dell’intesa con i sindacati, per salvaguardare i lavoratori interessati dal processo di razionalizzazione.

Il Consiglio ha anche approvato un ordine del giorno ai fini della salvaguardia del Ceinge, il centro per le biotecnologie avanzate della Campania.

Nel dibattito iniziale, già avviato dal Consiglio nella seduta precedente, il consigliere Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente) ha detto che “il disegno di legge di razionalizzazione delle partecipate regionali del Polo dello Sviluppo, della Ricerca e dell’Innovazione si inserisce nella significativa azione di governance di un’amministrazione che intende rafforzare il proprio coerente impegno nei confronti degli obblighi imposti del Patto di Stabilità, come peraltro già comprovato dal riordino delle società regionali del Polo Ambientale. Si razionalizza ma si coglie anche l’opportunità di dotare la Regione Campania di uno strumento operativo ‘ottimizzato’, in grado di fornire il supporto tecnico alle attività di programmazione dello sviluppo e alla gestione delle azioni e delle risorse investite per la crescita dell’economia regionale. Gli obiettivi del disegno di legge, che si snodano su tre direttrici (incubatori di imprese in rete, politiche di sviluppo sul territorio e gestione degli strumenti finanziari), non possono non tener conto della necessità, di esprimere a monte la loro definizione, la pianificazione degli interventi, gli strumenti operativi e le risorse per conseguirli così come quelli di monitoraggio dei risultati”.

Prima di passare all’esame dell’articolato, la consigliera Paola Raia (PdL) ha sollevato una questione pregiudiziale, che è stata poi respinta dall’Aula, chiedendo di non procedere all’esame del disegno di legge sulla razionalizzazione delle società partecipare del polo sviluppo, ricerca e ICT, “in quanto il disegno di legge non è stato esaminato compiutamente secondo la procedura dell’art. 97 del Regolamento interno in materia di procedura di urgenza, sulla stata il Consiglio deve specificamente deliberare; in questo modo vengono violate tutte le regole e il procedimento previsto per la deliberazione del procedimento di urgenza compromettendo le prerogative del Consiglio e dei Consiglieri regionali. Qualunque votazione sarebbe illegittima e, per questo, – ha concluso la Raia – pongo all’attenzione del Consiglio il problema di illegittimità e chiedo che il Consiglio si esprima”.

A favore della pregiudiziale è intervenuto il consigliere della Destra Carlo Aveta ricordando che “questa violazione procedurale ha già un precedente nell’esame della legge di bilancio che, in diverse occasioni, ha minato le prerogative del Consiglio e le regole che disciplinano il funzionamento del Consiglio e la legittimità dei provvedimenti che vengono adottati”; contrario si è detto il capogruppo del Pdl Gennaro Nocera, che ha evidenziato “l’importanza della problematica all’esame che riguarda imprese, lavoratori e sindacati e che non può essere bloccata da rigidità regolamentari” .

Proseguendo i lavori, su proposta di inversione dell’ordine del giorno formulata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, approvata dall’Aula, il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, il “Piano Regionale di Gestione dei rifiuti speciali in Campania (PRGRS)”, delibera amministrativa n. 199 del 27 aprile 2012 adottata alla Giunta regionale, ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale n. 4 del 28 marzo 2007 (“Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”).

Il Consiglio ha approvato anche, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione e l’astensione del Pse, il “Piano Regionale di Bonifica della Campania (PRB)”; a questa delibera il Consiglio ha approvato due emendamenti relativi al sito dell’ex stabilimento Isochimica affinchè, in qualità di sito contaminato dismesso di preminente interesse pubblico, rientri nei siti di interesse nazionale.

Su questo tema, è intervenuto il presidente della Commissione speciale controllo bonifiche Antonio Amato (Pd) che ha rilanciato la proposta di destinare alle bonifiche le risorse derivanti dai beni confiscati alla camorra e alla criminalità, già oggetto di un Ordine del giorno approvato dal Consiglio, e ha sottolineato che “è fondamentale dare vita alle bonifiche in Campania e che il Governo e l’Europa devono farsi carico di questa emergenza dovuta in gran parte agli sversamenti di rifiuti tossici che sono stati fatti a danno del nostro territorio da imprese del nord Italia e dell’Europa”.

Il Consiglio ha anche approvato all’unanimità le modifiche al Regolamento di esecuzione della Legge Regionale 23 ottobre 2007 n. 11 in materia di dignità e cittadinanza sociale e di sistema integrato di interventi e servizi sociali, delibera n. 256 del 26/7/2013 della Giunta regionale ad iniziativa dell’assessore regionale per le Politiche sociali Ermanno Russo, che adegua le disposizioni regolamentari alle sopravvenute disposizioni legislative regionali in materia.

E’ stato, invece, rinviato l’esame della proposta di legge “Disciplina per la riduzione dei rifiuti da  attività di ristorazione presso mense, feste e sagre” su iniziativa del proponente consigliere Nicola Caputo (Pd), che ha sottolineato “l’importanza di collegare l’esame del disegno di  legge con quello sullo smaltimento dei rifiuti urbani”.

Successivamente, il presidente della VIII Commissione Pietro Foglia (Udc) ha incardinato con la propria relazione la proposta di legge “Assetto dei Consorzi per le aree di sviluppo industriale” di cui è firmatario, sottolineando che “essa è fondamentale per rilanciare il ruolo di questi importanti strumenti per attrarre investimenti e per dare slancio all’economia e all’occupazione in Campania”.

I lavori del Consiglio sono terminati.

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