L’analisi sullo stato di salute del territorio casertano sarà al centro del dibattito promosso dalla Feneal Uil Campania, ‘Il territorio, la legalità, il lavoro e noi’. Nelle sale del Complesso Museale del Belvedere di San Leucio, giovedì 31 ottobre a partire dalle 9.30, Domenico Zinzi (Presidente della Provincia di Caserta), Luigi Traettino (Presidente Ance Caserta), Tommaso de Simone (Presidente Camera di Commercio di Caserta) Pio Del Gaudio (Sindaco di Caserta), Anna Rea (Segretaria Regionale Generale della Uil Campania) e Michele Buonomo (Presidente Legambiente Campania) discuteranno i dati nel ‘Dossier Caserta’, introdotti dal Segretario Generale Territoriale Uil Caserta, Antonio Farinari, e illustrati dal Segretario Regionale Generale della Feneal Uil Campania, Luigi Ciancio
. Le conclusioni dei lavori saranno affidate a Massimo Trinci, Segretario Generale Nazionale della Feneal Uil. I dati del dossier realizzato dalla Federazione Nazionale dei Lavoratori Edili Affini e del Legno, vogliono rappresentare le fondamenta sulle quali basare un confronto costruttivo. «Siamo convinti che la chiave per il rilancio dell’economia casertana – spiega Luigi Ciancio – stia nella collaborazione fra attori istituzionali, economici, rappresentati delle associazioni sindacali e datoriali. Un processo che non deve sottovalutare, ovviamente, il fondamentale contributo della popolazione locale. Le marce di lotta per le Terre dei Fuochi e il crescente fervore di questa terra rappresentano, infatti, un contributo unico che non possiamo permettere vada sprecato». Tanti gli spunti che emergono dalle pagine del dossier. In primis le ricadute positive che lo sfruttamento delle risorse incagliate potrebbero garantire. Prima fra tutte quella delle decine di migliaia di posti di lavoro che nascerebbero dalla messa in sicurezza del territorio e dal completamento delle opere pubbliche. Una ricaduta assicurata dagli investimenti che, per la quota dei fondi europei destinata alla sola provincia di Caserta, vanno nell’ordine delle centinaia di milioni. Importi che andranno assegnati entro la fine dell’anno e spesi entro la fine del 2015. In caso contrario queste somme andranno perse e nelle future programmazioni la Campania subirà un ulteriore taglio dei fondi destinati al suo sviluppo. «Bisogna agire con urgenza e puntare sulle vocazioni del territorio. E’ questo l’unico modo per invertire i trend che da troppi anni descrivono una provincia in progressivo declino – conclude Ciancio -. La valorizzazione ambientale, dei beni storico-artistici e dell’enogastronomia locale rappresentano il trampolino di lancio per questa inversione di tendenza».