Distingue la responsabilità giudiziaria da quella politica. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, sottolinea di “non aver mai nutrito dubbi sulla correttezza personale di Bassolino”, suo predecessore alla guida di palazzo Santa Lucia e assolto, insieme con gli tutti gli altri imputati, per l’emergenza rifiuti. “Capisco la soddisfazione degli imputati e la mia formazione garantista mi porta a riflettere su un elemento da tenere presente – dice – e cioè che la magistratura, dopo tanti anni, ha assolto tutti con formula piena”.

Su un altro piano, però, sta “la responsabilità politica” che, spiega, porta a “ragionare sulle cose che non sono andate bene nel passato e che hanno ricadute sul futuro e sul presente”. Responsabilità “di chi ha scelto un sistema piuttosto che un altro”. E quello che Caldoro definisce “errore” è stato scegliere per la Campania “un sistema che non era sperimentato in Italia e in Europa”. “La crisi durissima che ancora oggi viviamo è legata al fatto che abbiamo perso 20 anni – aggiunge – e questa è una responsabilità molto grande”. Oggi non ci sono, ricorda il presidente, la Giunta regionale, “impiantistica e strutture adeguate” e “cosa ancora più grave rispetto all’aver sbagliato, é che anche quando vuoi percorrere la strada giusta incontri resistenze legate alle diffidenze dei cittadini. Perché un errore lo paghi negli anni successivi”. Un “errore” che ha prodotto “difficoltà per il futuro”. “Credo che occorra interrogarsi sulla denuncia politica e su considerazioni di carattere politico – conclude – cose diverse dalla vicenda giudiziaria”.

 

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