NAPOLI – Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente Biagio Iacolare, ha osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Fausto Corace, già consigliere regionale della Campania e segretario regionale del Pse, e gli ha tributato un sentito applauso.

A ricordarlo con commozione è stato il consigliere del Pse Gennaro Mucciolo: “un uomo intelligente, elegante, un politico galantuomo, merce rara nella politica dove la fa da padrona la barbarie. Fausto è stato di una intelligenza politica di notevole spessore e di grande coerenza, anche questa merce rara, e protagonista di tante battaglie politiche nel solco del Partito Socialista. Dopo la dissoluzione della forza politica socialista, Fausto si è rimboccato le maniche per ricostruire la nostra forza politica ed è morto da segretario regionale del Pse”. Il consigliere segretario del Consiglio regionale si è, poi, soffermato sulle attività di Fausto Corace da consigliere regionale: “sedeva alla mia destra – ha detto – e in ogni seduta del Consiglio regionale costituiva un punto di riferimento per i lavori dell’assemblea; è stato protagonista del nuovo Statuto della Regione Campania e della nuova legge elettorale, nella quale grazie a Fausto è stata introdotta la doppia preferenza, rendendo la Campania prima regione in Italia in questa importante conquista di civiltà”.

“Un esempio di garbo, di correttezza istituzionale. Ho sempre apprezzato di Fausto la determinazione, ferma e gentile, con cui affrontava i problemi e tratteggiava, strategicamente, le soluzioni” – ha ricordato la consigliera Sandra Lonardo (Popolari Udeur) – un militante puro, uomo di antichi principi, mai traditi, mai abiurati, nemmeno nei momenti più difficili per il socialismo riformista. Con passione ha difeso il principio della doppia preferenza di genere- -ha ricordato la consigliera Lonardo – quando sul finire della scorsa legislatura abbiamo approvato una temeraria e lungimirante nuova legge elettorale regionale. Una novità assoluta, per la quale, anche grazie alla cocciutaggine di Fausto Corace, la Campania, le nostre Istituzioni hanno fatto scuola”.

La seduta consiliare odierna (in cui si è preso atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 Ottobre 2013, notificato al Consiglio in data 5 novembre 2013, relativo alla sospensione dalla carica del consigliere Giovanni Baldi, rinviando alle decisioni della Giunta delle Elezioni, che sta istruendo una questione tecnico-giuridica, l’individuazione del consigliere subentrante), convocata dalle ore 11,30 alle 15,00, è iniziata con notevole ritardo per la protesta dei consiglieri regionali del Pse Gennaro Oliviero, Gennaro Mucciolo e Corrado Gabriele, che si sono incatenati al banco della Presidenza per denunciare “l’assenza di iniziative consequenziali, da parte del governo regionale, rispetto al tavolo tecnico sulla riabilitazione, costituitosi lo scorso 29 ottobre con il sub commissario alla sanità Mario Morlacco” e per testimoniare “la vicinanza a quei tanti bambini diversamente abili che si trovano a dover subire, quotidianamente, ulteriori ingiustizie e palesi inadempienze da parte della Regione”.

Alla fine i consiglieri del gruppo Pse hanno cessato la protesta, anche a seguito dei diversi appelli al ripristino della funzionalità dell’Aula formulati dal consigliere Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente) che ha evidenziato “la legittimità della protesta che non deve, però, essere in contrasto con l’agibilità dell’Aula” e ha rivolto un appello ai capigruppo affinchè si approfondisca il merito della protesta e si trovino le necessarie soluzioni”; dalla consigliera Sandra Lonardo (Popolari Udeur), che ha chiesto la “liberazione” del banco della Presidenza “che può essere occupato solo dal Presidente democraticamente eletto dal Consiglio”; e dal capogruppo del PdL Gennaro Nocera che ha sottolineato: “il problema sollevato dai consiglieri del Pse è importante ma non è l’unico e il Consiglio deve poter esaminare il proprio ordine del giorno che vede provvedimenti fondamentali per la Campania”. Il capogruppo di Fd’I Luciano Passariello ha avvertito che “se non verrà ripristinata la funzionalità dell’Aula, il gruppo abbandonerà il Consiglio perché è gravissimo quanto sta avvenendo”. Nel dibattito è intervenuto anche l’assessore alle attività produttive Fulvio Martusciello che ha evidenziato che all’ordine del giorno “ci sono leggi importanti, come quella sulla distribuzione commerciale e la legge sul riordino dei Consorzi per le aree di sviluppo industriale” Asi” e ha auspicato la ripresa dei lavori. Infine, il capogruppo del Pd Raffaele Topo che ha ricordato: “nel tavolo di confronto tenuto dai Capigruppo con il sub commissario Morlacco sono stati assunti alcuni impegni che, ad oggi, non sono stati rispettati, e che investono l’assistenza di persone in condizione di disabilità. Questo Consiglio regionale – ha concluso Topo – merita risposte serie e concrete per i cittadini della Campania”. Oliviero ha denunciato metodi squadristici: “Proviamo vergogna, non ci sono più parole per qualificare politicamente il comportamento assunto dai consiglieri regionali di questa sgangherata maggioranza: oggi il centrodestra ha dimostrato insensibilità sui temi della disabilità facendo addirittura sgombrare l’aula mentre ci accingevamo nuovamente a denunciare, in maniera decisa e civile, l’assenza degli impegni e dei provvedimenti promessi da Caldoro e Morlacco a favore della riabilitazione, nei confronti di quei tanti disabili che si trovano attualmente senza cure. Un atteggiamento che rivela il vero volto di questa maggioranza: arrogante e squadrista.

Giunta quasi al termine la seduta, il consigliere di Caldoro Presidente Gennaro Salvatore ha proposto di esaurire il dibattito sulla proposta di legge sulle Aree di sviluppo industriale, iniziato nell’ultima seduta, prolungando l’orario del Consiglio regionale; proposta rilanciata dal consigliere Giovanni Fortunato (Caldoro Presidente) limitatamente al tempo di un’ora, ma il vice presidente Antonio Valiante (Pd) ha espresso contrarietà “perché a norma regolamentare l’orario dei lavori del Consiglio può essere modificato solo se sono d’accordo totalmente tutti i consiglieri”. Il capogruppo del Pdl Gennaro Nocera ha insistito “per consentire al Consiglio di recuperare il tempo sacrificato dalla protesta dei consiglieri del Pse e per far sì che questo Consiglio non sia improduttivo”.

“Se si dovesse andare avanti con i lavori si violerebbe il Regolamento interno, si offenderebbe la dignità di questo Consiglio regionale e l’intelligenza dei consiglieri regionali e noi abbandoneremmo l’Aula” – ha avvertito il vice capogruppo del Pd Antonio Marciano – che ha aggiunto: “voglio ricordare alla maggioranza i tanti mesi di ritardi accumulati dal centrodestra su provvedimenti importanti, come la stessa legge sui Consorzi Asi, che la maggioranza ha bloccato a causa delle forti litigiosità interne, e che gli unici provvedimenti importanti approvati da questo Consiglio sono stati approvati grazie alla responsabilità dell’opposizione”. Dello stesso avviso Nicola Caputo (Pd) che ha proposto “la convocazione di una seduta consiliare ad oltranza per affrontare i tanti punti all’ordine del giorno”.A questo punto il vice presidente Iacolare, ha sottoposto al voto dell’assemblea la proposta di prolungare l’orario dei lavori del Consiglio e l’opposizione ha chiesto il voto elettronico: l’esito del voto ha evidenziato la mancanza del numero legale e, quindi, la seduta è stata tolta.

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