CESA – “Intendo dare un modesto contributo alla seconda puntata del romanzo “ Il segreto del segnale capovolto “ scritto dall’opposizione, allo scopo di svelare l’arcano. La segnalazione del gruppo di opposizione sul segnale stradale di Piazza de Michele dimostra quanto i cittadini di Cesa, consiglieri comunali compresi, siano poco attenti alla segnaletica stradale. Se non fosse così non sarebbe loro sfuggito che il segnale in oggetto non è un segnale di precedenza installato in modo non conforme al Codice della strada ma un segnale diverso che originariamente indicava il ritorno al doppio senso di circolazione che è stato negli ultimi giorni  alterato e danneggiato. Se ci avessero chiesto chiarimenti in via informale, invece di creare un putiferio mediatico, avremmo loro spiegato come stanno le cose”. Lo precisa in una nota il sindaco di Cesa Cesario Liguori.

“Tale segnale venne installato prima dell’estate, a seguito di alcuni incidenti, per segnalare agli autoveicoli provenienti dalla Piazza De Michele e diretti al tratto di via Marconi successivo all’incrocio con Corso Umberto, la fine del senso unico ed il ritorno al doppio senso di circolazione. Avevamo già nei giorni scorsi provveduto a segnalare al fornitore l’anomalia verificatasi, ritenendo il danneggiamento favorito anche dalla cattiva qualità del segnale, chiedendone la sostituzione a sue spese; per tale motivo il segnale non è stato ancora rimosso, anche perché non costituisce pericolo per la pubblica incolumità. Che le critiche che spesso questa amministrazione riceve da cittadini attraverso social network e rete siano strumentali o quanto meno frutto di disinformazione, lo dimostrano il filmato  e foto di pubblico dominio relativi all’evento della Festa di Primavera organizzata a giugno di quest’anno dalla Pro loco di Cesa in cui il segnale è chiaramente visibile. Questo paese in fondo non è poi così tanto “ strano”, come qualche affezionato frequentatore della rete vorrebbe far intendere, piuttosto è strano qualche cittadino, che pur di creare polemiche non rinuncia a brutte figure sparando sentenze prima di informarsi”.

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