MADDALONI –  Il consiglio comunale di Maddaloni mette al primo posto la tutela ambientale. Approvati due documenti che danno mandato al sindaco Rosa De Lucia di rivedere la convenzione con la Cementir e la concessione alla General Sindes.

Due argomenti che hanno riscontrato un’ampia convergenza da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. L’ordine del giorno sulla Cementir, infatti, ha ricevuto il voto contrario del solo Gigi Bove mentre sulla General Sindes si sono espressi negativamente, oltre a Bove, i consiglieri comunali di Maddaloni nel cuore e Enrico Pisani di Impegno Comune. E’ stata un’assise molto tesa, anche per via della protesta dei cittadini che chiedevano provvedimenti per l’emergenza ambientale e il successivo malore che ha colto il capogruppo del Pdl Pascarella. Una seduta sospesa più volte per cercare di trovare una posizione unitaria.

 

“Leggo da più parti – spiega il candidato sindaco del Pd Gaetano Esposito – che abbiamo ritirato i nostri documenti. Non è così. Abbiamo lavorato per cercare un’ampia convergenza sulle due questioni da noi sollevate e gli ordini del giorno sono nati durante le sospensioni riscontrando un accordo unanime. Il Pd, e lo abbiamo detto anche in consiglio, non voleva mettere le bandierine su delle battaglie fondamentali per Maddaloni ma soltanto fare in modo che il consiglio comunale si impegnasse in modo concreto su questioni che riguardano tutta la popolazione”.

 

Sulla Cementir il consiglio ha approvato un documento che chiede all’azienda di presentare un progetto di ricomposizione ambientale e di riconversione aziendale in attività ecocompatibili anche a tutela dei lavoratori. Ma, soprattuto, di rinegoziare la convenzione con l’azienda per ottenere ristori più significativi e l’abbandono del progetto che dovrebbe portare all’apertura di una nuova cava sul Monte San Michele.

Sulla General Sindes, invece, l’ordine del giorno, stilato dalla conferenza dei capigruppo, impegna il comune  ad avviare una fase di ricognizione per ottenere i pareri che attestino la correttezza del cambio di destinazione urbanistica concesso dalla passata amministrazione. Inoltre la relazione dei pareri raccolti dovrà essere vagliata dai consiglieri comunali affinché questi abbiano un quadro completo della situazione e votare, eventualmente, la revoca dell’atto concesso alla General Sindes su cui pende anche il parere negativo  della soprintendenza vista la vicinanza dell’acquedotto Carolino, bene protetto dall’UNESCO.

Angelo Golia

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui