“Trovo surreale che diventi elemento di connotazione negativa il fatto che, diversamente da tanti, io possa scegliere i miei più stretti collaboratori fra appartenenti alle istituzioni. Sarebbe forse meglio – mi chiedo- che li scegliessi facendomi condizionare da lobby, poteri forti e grandi partiti? Credo di no, anche perchè sarebbe impossibile vista la mia storia personale e il mio profilo politico e di amministratore. I miei più stretti collaboratori provengono dalle istituzioni dove hanno dimostrato sul campo di avere la schiena dritta”.

Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Il Capo di gabinetto è un ufficiale dell’arma dei carabinieri che, insieme a me, ha portato avanti delicate inchieste contro la ndrangheta e la malapolitica. Il dottor Acanfora, qualora diventasse comandante della polizia municipale come io spero, proviene dalla guardia di finanza e, insieme a me, ha portato avanti indagini contro le ecomafie, la corruzione e le massonerie deviate. Certo, lo dico con ironia soprattutto dopo aver letto i giornali, ho avuto il torto di farlo conoscere ad un magistrato di Catanzaro con cui, poi, si è sposato. Continuo a rivendicare, dunque, il principio con il quale fino ad oggi ho scelto i miei più stretti collaboratori: persone di provata fedeltà verso le istituzioni, oneste, coraggiose e competenti nei settori nei quali sono o saranno chiamati a dare il loro contributo”, conclude il sindaco.

 

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