CASERTA – Sono sedici le società o, comunque, fondazioni partecipate dall’amministrazione provinciale di Caserta di cui per una è in corso la messa in liquidazione. Per un’altra è stata richiesta lo scioglimento. All’ente provinciale casertano, al pari degli altri su scala nazionale, è stato imposto da alcune normative nazionali di operare una ricognizione delle proprie partecipazioni in società e fondazioni e/o organismi partecipati al fine di valutare quali mantenere e quali eliminare.

La società in liquidazione è quella del cosiddetto patto di Caserta una società consortile nata con l’ambizione, piegata e ripiegata, di “promuovere e coordinare tutte le iniziative del patto territoriale per lo sviluppo della provincia di Caserta”( la provincia ne possedeva circa i 46%) .Lo scioglimento è stato richiesto per l’Amoc, agenzia per la mobilità ed il trasporto pubblico locale di cui aveva il 100%. Le società mantenute sono Terra di lavoro per la gestione dei servizi affidati direttamente alla provincia (100%); la Gisec ,la società per la gestione degli impianti connessi al ciclo dei rifiuti(anche qui 100% del socio unico provinciale); la società Technodistrict per la ricerca , innovazione formazione e consulenza del trasferimento tecnologico(10%); la società consortile aeroportuale “Salomone”( 12%); la scuola d’impresa per imprenditori e dirigenti d’azienda(10%); la società Talenti per la ricerca, regolamentazione e coordinamento delle attività del comparto bufalino di cui è stata presa d’atto dello scioglimento e della relativa cancellazione ( la provincia ne deteneva 13,05%); il consorzio idrico Terra di Lavoro di cui la provincia ha la quota del 16,72%; il consorzio ASI per lo sviluppo delle attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi alle imprese(13%); il consorzio CST – centro servizi territoriali per lo sviluppo dell’amministrazione elettronica(25%); la fondazione casaHirta per la tutela del patrimonio artistico e paesaggistico del territorio provinciale(ente non lucrativo). Non sono in attività ma saranno dismesse la fondazione culturale “Leone” nel campo giuridico- economico, la fondazione orchestra lirico sinfonico di archi e fiati di Terra di Lavoro, per la promozione di attività culturali e musicali anche attraverso la promozione di nuovi talenti, e la fondazione Meridionalismo mediterraneo(Bocconi Sud on line) per l’alta formazione e specializzazione post- universitaria nel settore aziendale per favorire l’imprenditoria giovanile. E’ questo il quadro che esce fuori dal passaggio ed esame in consiglio provinciale dell’adempimento obbligatorio. Unico contrario alla proposta messa ai voti il voto del consigliere Ragazzino.

 

MICHELE MARTUSCELLI

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