“La Regione Campania è in prima linea, per quanto di sua competenza, sui controlli. La priorità resta garantire i cittadini e tutte le azioni messe in campo per questo obiettivo vanno condivise.” Così gli assessori regionali all’Ambiente Giovanni Romano e all’Agricoltura Daniela Nugnes.

 

“Piena  e costante collaborazione  alle indagini della Procura della Repubblica, delle forze dell’ordine e degli organi giudiziari sull’ inquinamento dei suoli e delle altre matrici ambientali. Riteniamo – hanno aggiunto – che tali azioni, che tendono ad evidenziare le criticità ambientali, ci consentano di avere sempre maggiore contezza di ciò che è avvenuto negli anni scorsi facendo emergere un quadro di cui si terrà conto nell’aggiornamento del Piano regionale bonifiche.”

“L’Arpac – ha detto Giovanni Romano – è impegnata quotidianamente a supporto delle forze dell’ordine, come nel caso di Caivano, per i campionamenti e le analisi necessari che di volta in volta vengono richiesti ed effettuati. In particolare, per quanto riguarda i 13 pozzi sequestrati ieri dal Corpo Forestale dello Stato, l’ Agenzia regionale di protezione ambientale ha operato sia sul campo, quindi
eseguendo prelievi direttamente dai luoghi indicati, sia effettuando le analisi richieste.”

“La priorità dell’assessorato all’Agricoltura – ha aggiunto l’assessore Daniela Nugnes – è quella di garantire la salubrità delle produzioni agricole campane e di assicurare la sicurezza degli alimenti che finiscono sulle tavole dei cittadini.

Per questo abbiamo già chiesto di acquisire, non appena pronti, gli esiti degli esami per procedere, qualora si riscontrasse una contaminazione dei prodotti, con la richiesta di interdizione alle coltivazioni dei terreni. Proprio l’area di Caivano è una delle due aree pilota interessate dal protocollo di intesa che prevede l’analisi su tutte le produzioni agricole della zona proprio con l’obiettivo di creare fasce ecologiche di protezione delle aziende agricole che si trovano intorno a luoghi contaminati. Tutte azioni messe in campo dalla Regione Campania per il recupero degli eventuali terreni inquinati grazie all’ utilizzo di protocolli di bonifica ecocompatibili messi a punto nell’ambito del progetto Life Ecoremed”, ha concluso.

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