Aggressione sfiorata oggi nel quartiere Poggioreale di Napoli dove una trentina di residenti, per la maggior parte donne, è intervenuta duramente contro alcuni rom che, all’esterno del campo a loro riservato dall’amministrazione comunale di Napoli, stavano realizzando una nuova baracca.

E’ stato grazie all’intervento degli agenti dell’unità operativa della Polizia Municipale di Poggioreale, guidati dal capitano Agostino Acconcia, che lo scontro non è degenerato. ”Alcuni Rom – raccontano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli, che si sono messi in contatto telefonico con i cittadini sul posto durante la trasmissione radiofonica ‘Radiazza’ – avevano cominciato a realizzare un nuovo campo totalmente abusivo a fianco di quello già esistente generando una reazione durissima della popolazione locale che scoperta la vicenda ha assaltato la comunità. La situazione è chiaramente insostenibile e pronta ad esplodere in ogni momento. Infatti molti cittadini lamentano la presenza continua di roghi e cumuli di rifiuti ovunque ma soprattutto una grande puzza che avvolge l’ intera area a causa delle attività dei Rom”. ”L’ intervento della Polizia Municipale ha evitato il peggio – aggiungono Borrelli e Simioli – quando alcuni residenti presi dalla rabbia sono entrati nel campo Rom arrivando quasi al corpo a corpo con i presenti che si stavano preparando a reagire all’ assalto. I cittadini hanno annunciato che da oggi attiveranno ronde anti Rom sul quartiere. Se le forze dell’ ordine non interverranno si faranno giustizia da soli”. Intanto, fanno ancora sapere Borrelli e Simioli, grazie all’ intervento del Presidente della Municipalità Armando Coppola assieme al comitato civico Don Guanella una ditta privata, La Gardenia, a titolo gratuito ha subito demolito le baracche del nuovo accampamento. ”Non è più un problema di convivenza – ha spiegato Coppola – ma di ordine pubblico e decoro urbano. L’ area dove si trovano i Rom va pulita e bonificata perchè si trova in condizioni ambientali e sanitarie gravissime”.

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