Il consigliere comunale dell’Udc Antonio Ciontoli sollecita il sindaco Pio Del Gaudio a porre in essere politiche volte ad incrementare la sicurezza in città.
Ecco il testo della missiva:
Numerose sono le denunce e le segnalazioni dei cittadini aventi ad oggetto la rappresentazione di uno stato di insicurezza complessiva, unitamente a casi concreti di furti e scippi. In queste ore si vive un’autentica emergenza nelle frazioni pedemontane ed in particolare a Casertavecchia, così come il Parco Cerasola è già stato fortemente attenzionato, nelle settimane passate. E’ evidente che l’incalzare della crisi vede crescere in maniera esponenziale l’attività della micro e macro delinquenza in città che si riverbera soprattutto nelle aree più tranquille come le nostre periferie, in cui risiede prevalentemente popolazione anziana.
Premesso che lo scrivente ben conosce che le attività di prevenzione e di garanzia dell’Ordine Pubblico in città sono ascrivibili alle Forze dell’Ordine, si chiede alla S.V. di voler egualmente aprire uno specifico punto di analisi cittadina a cui adibire, per le attività d’istituto e di prima necessità, i vigili urbani ed al tempo stesso avviare una richiesta a S.E. il Prefetto di Caserta per l’indizione di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, dedicato a questa emergenza, per un’azione più stringente, integrata e coordinata tra le forze presenti sul territorio, tale da far migliorare il senso di sicurezza percepito dai cittadini.
In passato lo scrivente si è anche reso protagonista di diverse proposte, concrete ed operative, per una migliore interrelazione tra le energie e le risorse disponibili tali da coinvolgere, collegare e razionalizzare gli sforzi degli organismi dediti al controllo ed alla sorveglianza del territorio (basterebbe che ciascun corpo facesse avanzare di pochi metri i propri piantoni ed uomini ed avremmo Corso Trieste, nei due tratti, Piazza Carlo III, Piazza S. Anna, Via Laviano, Zona Stadio del Nuoto, Piazza Vanvitelli, Via Eleuterio Ruggiero costantemente sotto controllo liberando altre importanti risorse e mezzi per le frazioni) sostenuti anche dalla strumentazione tecnologica a disposizione, come la videosorveglianza che copre ormai a rete tutta la città, i punti di ingresso e di uscita e le frazioni.
E’ sempre più utile e necessario parlare di sicurezza integrata, intorno a cui far ruotare anche tutte le attività sociali (utile sarebbe un confronto con la diocesi ed i parroci che hanno un ruolo di di cerniera con il territorio), psicologiche e di accompagnamento alla crescita del senso civico da instillare con ripetute campagne di sensibilizzazione, nelle scuole e tra i giovani e di sostegno agli anziani.
Servono controlli più rigorosi ma anche una diversa consapevolezza del problema da parte di tutti.
Solo un più sentito spirito di appartenenza comunitaria ed un innalzamento della identità cittadina, coperti da un senso di sicurezza più diffuso e partecipato, consentiranno una crescita ed il miglioramento della nostra purtroppo tenue qualità della vita.