SOMMA VESUVIANA – Due operai sono morti durante lo scavo di un pozzo nel napoletano. Il fatto e’ accaduto nelle campagne di Somma Vesuviana, in localita’ Pizzone Cassante, ai confini col comune di Brusciano. Antonio Annunziana, 63 anni, e Antonio Peluso, 44 anni, entrambi di Ottaviano, avevano gia’ scavato per 8-9 metri quando si e’ verificato l’incidente le cui dinamiche non sono ancora chiare.

I vigili del fuoco, subito accorsi, hanno estratto i corpi e in un primo momento hanno puntato l’attenzione su una possibile frana di un pezzo di scarpata sovrastante; nella ricostruzione dei carabinieri, poi intervenuti per i rilievi, uno degli operai ha soccorso l’altro. Le due salme sono state trasportate a Napoli.

‘Tutto e’ successo intorno alle 11.20, ho sentito le urla di uno dei due operai che si disperava per il malore del compagno rimasto in fondo al pozzo”. E’ il racconto della signora Maria, che abita nella villetta di fronte alla quale i due uomini morti stavano effettuando uno scavo per rendere piu’ profondo un pozzo gia’ esistente, con lo scopo di evitare che la zona si allagasse in occasione delle piogge. ”Voleva accorrere in aiuto del compagno. Ho cercato di farlo desistere dall’intento di scendere, ma non ha voluto sentire ragioni. Poi non ho sentito piu’ niente e ho chiamato i pompieri”. Quando sono giunti i vigili del fuoco, pero’, la tragedia si era gia’ consumata. ”Ero qui affacciata e ogni tanto gli davo una mano, un goccio d’acqua. Hanno iniziato a lavorare alle 8, poi alle 11.20 il disastro”, ricorda la donna.

Sono state con ogni probabilita’ le esalazioni venefiche del terreno a causare la morte di Antonio Annunziata e Antonio Peluso, i due operai che da stamane stavano lavorando all’ampliamento di un pozzo artesiano nelle campagne tra Somma Vesuviana e Ottaviano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, uno dei due sarebbe sceso nel pozzo per soccorrere il compagno, colpito da malore, ma non sarebbe riuscito piu’ ad uscire. I cadaveri sono stati recuperati dai vigili del fuoco ad una profondita’ di otto-nove metri, e saranno sottoposti ad autopsia. Il pozzo, esistente da tempo, doveva essere ampliato per migliorare la raccolta delle acque ed evitare gli allagamenti, frequenti in zona in occasione di piogge e temporali.

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