“La conflittualità tra gli organi amministrativi dell’Adisu Parthenope non può influire in alcun modo sui servizi dovuti agli studenti. In attesa della razionalizzazione complessiva del sistema e della riduzione del numero degli Adisu vanno assicurati adeguati servizi che permettano anche a studenti meno abbienti di proseguire gli studi”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasparenza nel corso dell’audizione sulle criticità dellì’Adisu dell’Univesità Parthenope.

All’audizione hanno preso parte, Carmine Di Fiore, Presidente Collegio dei Revisori Adisu Parthenope e Silvio Uccello dell’Assessorato all’Università e alla Ricerca. “Dalle audizioni che abbiamo svolto in queste settimane sulla gestione dell’ente di sostegno allo studio dell’università Parthenope – spiega Caputo – sono emerse diverse e profonde criticità insieme ad una accesa conflittualità tra il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti. Criticità che questa Commissione trasmetterà agli organi competenti al fine di fare chiarezza su problematiche gestionali di particolare rilievo il cui peso non deve ricadere sulle spalle degli studenti”. “Il compito istituzionale degli Adisu – spiega Nicola Caputo – deve essere quello di consentire ai “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi” di raggiungere i gradi più alti degli studio. Invece riscontriamo che i servizi per chi studia sono fermi al palo, solo il 30% degli aventi diritto riesce ad accedere ai sussidi”. “I pochi fondi a disposizione spesso non sono spesi nel modo più corretto eppure la tassa regionale che gli studenti campani devono sostenere aumenta costantemente. Questo sistema va razionalizzato esautorando organi superflui ed evitando conflitti di potere che non aiutano a rendere il sistema più razionale ed efficiente per chi ne ha realmente diritto. Il Presidente Caldoro e l’assessore Miraglia – conclude Caputo – intervengano urgentemente per ripristinare il corretto funzionamento amministrativo al fine di consentire la piena fruibilità dei servizi da parte degli studenti aventi diritto”.

 

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