Controlli : ecco la procedura. Sono circa 300 le segnalazioni dei cittadini di Piedimonte Matese per richieste di sopralluoghi e verifiche ad edifici situati nel territorio comunale. E non è facile smaltirle anche se la presenza di vigili è consistente in città ma si tratta di far fronte anche alle istanze degli altri comuni  inseriti nella scia del terremoto di domenica scorsa e delle scosse minori susseguitesi .

Oggi, a distanza di 24 ore, è stato costituito ed attivato il com, centro operativo misto per il coordinamento delle operazioni tra cui i sopralluoghi per accertare danni o sgomberi da complessi abitativi( i casi più problematici sono riscontrati in via Aldo Moro e Casino Del Duca con due cooperative tra lui la “Floriana”) e singoli alloggi .Tante le richiesti di accertamenti di lesioni, crepe danni più o meno gravi ma il problema rimane  quello dei tempi di risposta e delle procedura seguita per dare gli esiti di agibilità o meno delle abitazioni su cui , a dire il vero, non c’è stata molta comunicazioni o informazioni alla gente. L’amministrazione, abilitata a provvedimenti in tal senso sulla base dei report tecnici effettuati e valutati da altri organi statali, è in attesa dei primi esiti . La macchina si è messa in moto : le richieste  presentati ai vigili (oggi punto di raccolta in piazza Roma che è diventata area operativa di direzione) o al nucleo di protezione civile che sta provvedendo a compilare i moduli per le verifiche tecniche. La procedura  prevede la compilazione di una scheda dopo il sopralluogo in cui  sono indicati i danni provocati dal terremoto o la agibilità o meno dell’edificio occupato : la scheda sarà  trasmessa co provinciale del comando dei vigili del fuoco per le relative decisioni tecniche e poi notificate al comune di competenza per i provvedimenti di sgombero o meno sulla  base degli elementi tecnici contenuti nella scheda. In città sono stati dichiarati inagibili la chiesa Ave Gratia Plena, l’ala vecchia del comune, l’istituto agrario “Coppola” già in condizioni precarie prima della scossa  almeno con riferimento ad un’ala dell’edificio storico, ex convento, già puntellato ed oggetto di un finanziamento da parte dell’amministrazione provinciale di Caserta. Inagibili  anche il seminario e la biblioteca diocesani.

 

Michele Martuscelli

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