AVELLINO – Un uomo di 36 anni e’ stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino su ordine della locale Procura. L’indagato avrebbe aiutato l’assassino nella soppressione del cadavere della badante ucraina, Galyna Dotsyak di 56 anni.

Un mese e mezzo fa in merito a questa vicenda era gia’ stato fermato un uomo di 63 anni che aveva con la vittima una relazione extraconiugale. Secondo gli inquirenti il 63enne accecato dalla gelosia uccise l’extracomunitaria. Secondo i carabinieri avellinesi l’anziano nella circostanza si fece aiutare dall’uomo fermato oggi per sotterrare il cadavere nei boschi del monte Terminio (Avellino) dove poi l’ucraina e’ stata trovata. La fossa scavata nella quale fu sistemata la vittima fu poi coperta con buste contenenti rifiuti e tronchi di alberto. Tutto cio’ allo scopo di impedire il ritrovamento del cadavere. L’ucraina aveva deciso di porre fine alla relazione con l’anziano in quanto nel frattempo si era innamorata di un altro uomo. La decisione fece scattare nel 63enne la follia omicida. Nel prosieguo delle indagini i carabinieri hanno accertato anche l’identita’ del complice, colui che aiuto’ il presunto assassino a liberarsi del cadavere della vittima. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la Dotsyak fu uccisa il 16 maggio 2011 ma il cadavere fu ritrovato soltanto 20 giorni piu’ tardi. Il 36enne indagato per concorso in soppressione di cadavere e e’ stato rinchiuso nel carcere di Avellino.

 

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